Forza Nuova: “La bandiera della pace in Comune è illegale”. La Cgil: “Ignoranti”

CIVITAVECCHIA – “La bandiera della pace esposta a Palazzo del Pincio è illegale”. L’accusa arriva dagli esponenti locali di Forza Nuova secondo cui l’iniziativa pacifista promossa dall’Amministrazione comunale violerebbe l’articolo 12 della Costituzione, relativo alla bandiera tricolore, e poi la legge n. 22 del 5 febbraio 1998 “Disposizioni generali sull’uso della bandiera della Repubblica italiana e di quella dell’Unione europea; il D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121, Regolamento recante disciplina dell’uso delle bandiere della Repubblica italiana e dell’Unione europea da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici; e infine il D.P.C.M. 14.04.2006 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 aprile 2006 Disposizioni generali in materia di cerimoniale e di precedenza tra le cariche pubbliche. Capo II Sezione quinta.
“Immaginiamo il Sindaco e i suoi collaboratori,soprattutto il promotore dell’iniziativa insonnoliti, ma felici – dichiarano da Forza Nuova – che si apprestano ad entrare nel Palazzo Comunale, guardando con occhi sognanti la bandiera della pace pensando alla loro rivoluzione, fatta di comunicati stampa e interviste. Oppure delle denunce fatte elle vecchie amministrazioni artefici della situazione critica in cui si trova il comune, pensando di cambiare il mondo. Immaginiamoli, ma oggi abbiamo il dovere di svegliare il Sindaco e i suoi collaboratori da questa utopia, informandoli, che devono togliere la bandiera arcobaleno, perché è illegale! Si, proprio dal Sindaco della legalità, non ce lo aspettavamo, ma è così, l’esposizione della bandiera della pace sul Palazzetto Comunale trasgredisce le leggi dello Stato Italiano”.
Agli esponenti di Forza Nuova replica seccamente il segretario della Cgil Civitavecchia Roma Nord Cesare Caiazza, che parla senza mezzi termini di “ignoranza”. “Non è la prima volta – commenta – in ragione dell’esposizione della bandiera della pace davanti sedi istituzionali, che qualche ‘ignorante’ solleva questioni di “costituzionalità e legalità”. A tale proposito riporto il parere dell’ Avvocato Maurizio Ghinelli, Patrocinante in Cassazione, redatto negli anni della guerra scatenata da Bush in Iraq, quando tantissimi Comuni italiani (a partire da quelli di Roma e Firenze) esposero le bandiere arcobaleno”.
“L’art. 12 del D.P.R. 07/04/2000 n. 121 – recita la sentenza in questione – (Esposizione delle bandiere all’esterno degli Edifici pubblici) DEMANDA all’autonomia normativa e regolamentare delle Pubbliche Amministrazioni (COMUNE – PROVINCIA – REGIONE) la possibilita’ di esporre gonfaloni e/o bandiere diverse da quella Nazionale e dell’Unione Europea. (obbligatorie “ex lege”). Il DPR n. 121/2000 NON CONTIENE alcuna sanzione penale ne’ alcun rinvio espresso a NORME del Codice Penale. Pertanto l’esposizione della bandiera internazionale della PACE non costituisce reato, in quanto non esiste nel nostro ordinamento alcuna specifica norma sanzionatoria. Deve quindi applicarsi correttamente il principio di diritto “NULLUM CRIMEN , NULLA POENA SINE LEGE”! Nel diritto penale vige il principio della TASSATIVITA’ della norma e quindi il divieto dell’analogia, ne consegue che in assenza di una norma penale specifica NON esiste alcun reato. NON e’ possibile neppure applicare il reato di vilipendio della bandiera dello Stato, previsto dall’art. 292 c.p. Infatti il vilipendio della bandiera Nazionale presuppone una manifestazione di spregio o disprezzo del nostro tricolore; a tal proposito il Tribunale di Milano ha correttamente sostenuto che: “Il vilipendio punito dall’art. 292 c.p. non e’ qualsiasi forma di dissenso politico e aggressione allo Stato ed ai suoi simboli rappresentativi, bensi’ e’ il comportamento gratuitamente offensivo e fine a se stesso esorbitante dal legittimo esercizio della liberta’ di manifestazione del pensiero, in quanto non funzionale alla manifestazione di critica politica” (25/5/2001).Esporre la bandiera dell'”arcobaleno” NON solo non costituisce alcuna “disprezzo” per il tricolore italiano, ma anzi fa ONORE alla bandiera Nazionale proprio perche’ serve a ricordare ai cittadini ed ai governanti quanto e’ stabilito dall’art. 11 della Costituzione Repubblicana:”L’ITALIA RIPUDIA LA GUERRA COME STRUMENTO DI OFFESA ALLA LIBERTA’ DEGLI ALTRI POPOLI E COME MEZZO DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE INTERNAZIONALI”. “Vista poi la provenienza della denuncia di illegalità per l’esposizione della bandiera arcobaleno davanti il Comune di Civitavecchia – conclude Caiazza – a proposito di Costituzione, andrebbe ricordata e applicata la norma e le successive leggi che vietano la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”.