Indispensabile un Piano comunale per l’abbattimento delle barriere architettoniche

CIVITAVECCHIA – Buon risultato per il secondo seminario “La città di tutti” tenutosi martedì scorso all’Aula Pucci; un tavolo tecnico aperto al pubblico per divulgare la cultura dell’agibilità e le vie tecnico legali per arrivare all’attuazione della normativa vigente in materia di abbattimento delle barriere architettoniche. Grande soddisfazione hanno espresso gli organizzatori: gli Ordini professionali degli Avvocati, dei Geometri, degli Ingegneri, degli Architetti, della ASL RM F, dell’ATER e del Comitato Provinciale CONI di Roma con il patrocinio del Comune di Civitavecchia.
Nella relazione introduttiva sulla Normativa vigente e la sua applicazione agli interventi edilizi il Presidente del Tavolo Tecnico, Avv. Paolo Mastrandrea, ha sottolineato il ruolo del tavolo tecnico che “si propone di approfondire i vari ed ancora irrisolti aspetti del problema dell’agibilità: l’applicazione delle norme vigenti nelle opere edilizie pubbliche e private, la responsabilità dei progettisti, l’osservanza dei requisiti di legge ai fini della commercializzazione degli immobili, la sensibilizzazione civica al rispetto delle norme che agevolano l’agibilità”. “il calo demografico ed il conseguente progressivo invecchiamento della popolazione, le aspettative di vita sempre più elevate – ha aggiunto – comporteranno inevitabili conseguenze nell’organizzazione della società soprattutto a livello: sanitario, della gestione del tempo libero e della qualità della vita.”
Il Sindaco Pietro Tidei ha poi portato il saluto dell’amministrazione: ente patrocinante e “padrone di casa” alla Pucci, mettendo in risalto “l’unità d’intenti e soprattutto la compattezza nell’affrontare il tema dell’agibilità”. Il sindaco ricordando e sottolineando i gravi problemi finanziari del Comune, ha confermato “l’impegno per adeguare le strutture pubbliche e private ai diversamente abili, affinché non si crei discriminazione sociale e non venga intaccata la dignità dell’uomo”
Il dibattito è entrato nel vivo con gli interventi dell’Architetto Enrico Novello, che ha illustrato la normativa vigente sul tema, l’avvocato Cristina Riccetti, che ha illustrato le violazioni applicative, la dottoressa Maddalena Oliviero, che ha trattato il delicato tema delle barriere architettoniche e i traumi derivati dall’”impercorribilità”, ed infine l’avv. Fabrizio Lungarini che, in qualità di Consigliere comunale e presidente della Commissione urbanistica, ha trattato circa il ruolo delle amministrazioni comunali in materia.
Dalla discussione seguita agli interventi due punti sono apparsi ineludibili: la redazione di un Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.) nei territori comunali attraverso l’elaborazione di un’apposita mappatura e la redazione di un Piano Integrato per gli Spazi Urbani (P.I.S.U.) per l’analisi e progettazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli spazi pubblici.
Nel suo appello finale il Coordinatore Fiduciari CONI del Litorale Nord, Pierluigi Risi, ha concluso ricordando che “molto spesso, quando non si riesce ad incidere nella realtà viene invocata la norma, ma, come ognuno di noi ha avuto modo di constatare, la norma, spesso, non è in grado di modificare da sola, significativamente, la realtà. In questi casi, se non viene previsto un dettagliato programma di attività che supporti adeguatamente il suo stato di attuazione, la norma sarà certamente un buon progetto innovativo e costituirà senz’altro un elemento di novità; ma, in quanto distante dalle competenze e dalle capacità di chi ne deve realizzare l’applicazione resterà del tutto inapplicata, parzialmente applicata, male applicata.”

Simone Pazzaglia