CIVITAVECCHIA – Il Movimento NoCoke Alto Lazio e il Forum Ambientalista hanno presentato le proprie osservazioni al progetto “Modifiche gestionale al sistema di approvvigionamento del calcare” sottoposto da ENEL a verifica di assoggettabilità a VIA.
“Giocando ancora una volta sulle ipotetiche ricadute occupazionali – affermano in una nota stampa le due associazioni ambientaliste – la cui infondatezza è ormai sotto gli occhi di tutti, ENEL in realtà vuole rendere più flessibile e meno costoso l’approvvigionamento del calcare necessario a far funzionare l’impianto di desolforazione; in altre parole aumentare ancora una volta i profitti a scapito della tutela della salute e dell’ambiente. Peraltro al di là di dati artatamente minimizzati dell’impatto che questa nuova modalità di trasporto avrebbe sull’ambiente, sia in termini di contributo alla polverosità diffusa a causa della prevedibile, ed inevitabile, dispersione del materiale volatile, sia in termini di emissione del traffico indotto, abbiamo rilevato diverse discrasie sulle dichiarazioni relative ai quantitativi di calcare utilizzati. Fatto che preoccupa non poco, visto che il calcare ha un ruolo importante nel minimizzare le emissioni di ossidi di zolfo, e un suo mancato e/o scarso utilizzo lascia presupporre un non ottimale funzionamento dell’impianto di desolforazione; fatto sul quale abbiamo chiesto al Ministero di esprimersi”.
“Sono stati analizzati, inoltre – proseguono – i diversi aspetti quali il contesto ambientale di inserimento, l’incremento dei flussi di traffico, la non idoneità della viabilità a servizio e l’impatto ambientale della proposta progettuale; analisi che ci ha convinti che la proposta presentata è irricevibile e che comunque è impensabile anche solo analizzarla al di fuori di un procedimento di valutazione di impatto ambientale. E d’altronde che la modalità di carico e scarico del calcare sia un’importante ‘fattore di pressione ed interferenza ambientale’, ne è pienamente consapevole ENEL che in ogni Dichiarazione Ambientale ai fini del mantenimento della certificazione EMAS, ultimo l’aggiornamento 2015, continua a ribadire che è proprio obiettivo ‘Prevenire la diffusione di polveri durante le fasi di stoccaggio e movimentazione dei materiali incoerenti (carbone, calcare, ceneri, gessi) e che a tal fine si intende “programmare il trasporto delle ceneri dei gessi e del calcare prevalentemente via mare’. Parole e dichiarazioni d’intenti belle – concludono Forum Ambientalista e Movimento No Coke – ma, purtroppo, non rispondenti alla realtà e mistificatorie come mistificatori sono i concetti di ‘carbone pulito’ (il carbone è sempre sporco) o di impianto di ‘assoluta eccellenza’ ambientale (ma de che?) che stridono con la sofferente situazione sanitaria del territorio, che abbiamo provveduto a mettere in evidenza nelle osservazioni, ed offendono gli uomini e le donne che sono la carne delle gravi risultanze dei monitoraggi epidemiologici”.