Un pensiero nella giornata internazionale del libro

VITERBO – “Nella giornata internazionale del libro questo pensiero vorrei enunciare una volta ancora: che mi ha sempre colpito come un presagio il fatto che la parola latina “liber” sia insieme tanto il nome che designa l’oggetto che noi chiamiamo libro, quanto l’aggettivo che designa la persona libera. Vi è un legame tra i libri e la libertà: i libri sono uno dei modi (e credo che lungo millenni siano stati il principale) attraverso cui gli esseri umani combattono contro la morte che tutto annienta, attraverso cui si è edificata la civiltà umana e così si è difesa e promossa l’umana dignità. E’ grazie ai libri che le parole di Eschilo e di Lucrezio, di Dante e di Erasmo, di Cervantes e di Shakespeare, di Leopardi e di Kafka, giungono fino a me. E’ anche grazie ai libri che il tentativo di tutte le dittature di mozzare le lingue, abbuiare le menti e ridurre l’umanità al silenzio è stato sconfitto. E’ anche grazie ai libri che la felicità di uno è stata propagata a molti. E’ anche grazie ai libri che la verità ha combattuto e molte volte vinto contro l’ignoranza, la menzogna, la violenza, la barbarie.  E’ anche grazie ai libri che so molte cose di me stesso e del mondo che non avrei potuto sapere altrimenti. Come potrei non esserne grato? Recano i buoni libri il pane degli angeli, e un invito, un comando morale: rispetta e difendi la vita, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani; difendi il mondo vivente; sii fedele all’umanità.”

Peppe Sini, responsabile del Centro di ricerca per la pace e i diritti umani