Dal Dottor Giovanni Ghirga riceviamo e pubblichiamo:
“Un nuovo tipo sperimentale di trattamento del cancro ha prodotto risultati impressionanti nei topi: l’eradicazione del cancro ovarico e del colon-retto in stadio avanzato, negli animali, in soli sei giorni.
La nuova terapia è stata finora testata solo sui topi. Tuttavia, i primi segnali sono promettenti e le sperimentazioni cliniche sull’uomo potrebbero essere avviate entro la fine dell’anno.
Il trattamento prevede minuscole perle che vengono impiantate nel corpo e forniscono una dose elevata e continua di interleuchina-2 (IL2), un composto naturale che richiama i globuli bianchi nella lotta contro il cancro.
La dose viene rilasciata ogni giorno fino all’eliminazione del cancro”, afferma il bioingegnere Omid Veiseh della Rice University in Texas.
Una volta determinata la dose corretta gli autori sono stati in grado di sradicare i tumori nel 100% degli animali con cancro ovarico e in sette degli otto animali con cancro del colon-retto.
L’interleuchina-2 fa parte di un gruppo di proteine che attivano il sistema immunitario chiamate citochine. Sebbene le citochine siano già utilizzate nel trattamento del cancro per il melanoma e il carcinoma renale, il problema che gli scienziati hanno è ottenere citochine per combattere efficacemente i tumori evitando livelli pericolosamente alti di infiammazione in altre parti del corpo, le quali possono causare effetti collaterali drammatici.
In questo studio, le perline sono state collocate nel peritoneo, un rivestimento simile a una sacca attorno all’intestino, alle ovaie e ad altri organi addominali. Ciò consente ai farmaci di essere concentrati intorno al cancro.
La dose di interleuchina-2 somministrata con questa tecnica sarebbe troppo tossica se somministrata attraverso una flebo, invece in questo modo la concentrazione della proteina in altre parti del corpo sembra essere circa 30 volte inferiore a quella vicino al tumore.
Queste perle sono riconosciute come oggetti estranei dal sistema immunitario circostante, ma non come minacce immediate, il che consente loro di svolgere il proprio lavoro e possono essere programmate per spegnersi automaticamente.
“Abbiamo riscontrato che le reazioni da corpo estraneo in modo sicuro e robusto hanno interrotto il flusso di citochine dalle capsule entro 30 giorni”, afferma Veiseh. “Abbiamo anche dimostrato di poter somministrare in sicurezza un secondo ciclo di trattamento qualora fosse necessario”.
Le perline possono essere potenzialmente adattate per il cancro in altre parti del corpo, purché ci sia un rivestimento dove potrebbero essere ospitate. Il sistema é flessibile oltre che innovativo.
Inoltre, i farmaci che vengono utilizzati qui sono già stati approvati come sicuri per l’uso negli studi clinici, il che dovrebbe accelerare il processo. Il trattamento finale dovrebbe essere minimamente invasivo e relativamente semplice da somministrare”.
Science Alert – Science Advances. D. NIELD, 6 MARCH 2022.