CIVITAVECCHIA – Oggi centinaia e centinaia di cittadini in piazza, tutti uniti per dire no all’ossidatore termico per le armi chimiche. Il Ministero della Difesa vuole infatti costruire, al Centro Chimico di Santa Lucia, un inceneritore per lo smaltimento delle armi dell’ultima Guerra Mondiale, residui del passato da ridurre in polvere proprio qui a Civitavecchia. Eppure tantissimi giovani e tantissimi adulti, genti di tutte le età e di tutto il territorio, hanno manifestato oggi contro la decisione del Ministero, riempiendo le vie di Civitavecchia con striscioni e tanta determinazione.
Guidati dal sindaco Antonio Cozzolino i manifestanti sono partiti alle 10.00 dal tribunale civitavecchiese, invadendo Via dei Martiri delle Fosse Ardeatine con le bandiere arancioni del Comitato “Cittadini Uniti Contro l’Inceneritore”. Al fianco del primo cittadino civitavecchiese anche i sindaci di Allumiere e Tolfa, i rappresentanti del comune di Santa Marinella e Tarquinia, i consiglieri regionali Porrello e De Paolis e le parlamentari civitavecchiesi Marietta Tidei e Marta Grande, tutti uniti contro l’ennesimo oltraggio ambientale che si vuole perpetrare contro il nostro territorio. “Le varie amministrazioni del territorio devono essere unite, in questo contesto ci deve essere l’unità delle istituzioni!” ha infatti dichiarato Augusto Battilocchio, sindaco di Allumiere, che insieme agli altri sindaci del territorio si è schierato a favore dei cittadini.
Tra i manifestanti anche molte associazioni e comitati fra cui la Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli), il Comitato Fermiamo Cuminoro, l’Università agraria di Allumiere e Tolfa e rappresentanze di molte scuole civitavecchiesi, fra cui l’I.t.c.g. Guido Baccelli.
Il corteo, dopo aver fatto tappa davanti al Teatro Traiano, dove è stata fatta una suggestiva rappresentazione, si è fermato a Piazza Calamatta, dove gli organizzatori si sono detti felici, ma anche stupiti, dell’enorme partecipazione. “Siamo molto di più delle aspettative, abbiamo già vinto!”, hanno infatti dichiarato ai microfoni, davanti alla folla riunita sotto gli alberi della piazza e lungo Corso Marconi. “È la risposta a chi ancora crede di poter giocare con la salute di questo territorio. Crediamo che il segnale sia chiaro: dire basta! Il cittadino di questo territorio è l’unico tutore della propria salute e Civitavecchia, insieme al suo territorio, ha già dato. L’ossidatore termico a Santa Lucia non ce lo vogliamo!”.
“Stamattina abbiamo lanciato un segnale forte”, ha detto Cozzolino prendendo la parola. “Oggi abbiamo dimostrato che se non ci sono divisioni, se non ci sono bandiere, la partecipazione è enorme, è enorme il grido contro il Ministero, il grido che questa cosa non si farà. Il Ministero mi ha contattato la settimana scorsa per fare da mediatore della trattativa: quando noi andremo lì a spiegargli che non c’era una trattativa da fare, vi voglio tutti la sotto! Quando i sindaci del territorio andranno a dire ‘definanziate questa cosa e usate 18 milioni in modo decente’ vi voglio tutti là sotto! Se capiranno il messaggio, e questo è un inizio, questa la vinciamo”.
Saranno infatti organizzati dei pullman per permettere ai cittadini di manifestare sotto il Ministero della Difesa. A dircelo è Ismaele De Crescenzo, che aggiunge: “Oggi abbiamo ricostruito il senso di comunità, di appartenenza! Non ci fermiamo, la nostra è una comunità che non è sopita, ma è in movimento e lo abbiamo dimostrato”.
Lorenzo Piroli