CIVITAVECCHIA – “Enel ha praticamente smantellato l’Ufficio sicurezza di centrale, rimasto ormai con una sola risorsa e di fatto impossibilitato ad eseguire le minime attività di controllo in campo”. A denunciarlo è l’Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato, secondo cui l’azienda elettrica avrebbe proceduto questa settimana ad un nuovo trasferimento di personale a Torre Valdaliga Nord.
“Ci domandiamo – si legge in una nota stampa dell’Usb – se un impianto produttivo dove operano centinaia di lavoratori e decine di imprese, dove il rischio di incidenti è sempre elevato ed esistono una quantità di prodotti pericolosi possa essere gestito in questo modo. In tema di sicurezza Enel fa tanta propaganda, sprecandosi in promesse quando avviene qualche incidente, ma poi assume iniziative che vanno in direzione contraria. Il paradosso, poi, è che sulla stampa di ieri, nonostante il colpo appena inferto alle attività di prevenzione e di controllo, Enel ha avuto la faccia di ribadire l’obiettivo di ‘zero infortuni sul lavoro’”.
L’Usb rivolge infine un invito ai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, chiedendo loro di “abbandonare il modello consociativo di gestione della sicurezza seguito finora, istituendo come altrove la figura del RLS di sito produttivo e organizzando una vera vertenza per il lavoro e la sicurezza in centrale”.