CIVITAVECCHIA – Le dichiarazioni del Capo della Protezione Civile e Commissario per l’emergenza Concordia, Franco Gabrielli, che hanno affermato che la proposta di Civitavecchia per lo smantellamento della Concordia è “fuori mercato” hanno creato molte dichiarazioni tra i Politici e Sindacati locali, non ultimo Cesare Caiazza della CGIL.
“Se il mercato – afferma Caiazza – è quello che vede la stragrande maggioranza delle navi, anche quelle di armatori italiani, essere demolite in Turchia e, ancora di più in India, con lavori fatti a mani nude, con centinaia di morti ogni anno e con danni incommensurabili per l’ambiente, allora “occorre cambiare rotta” e “creare un altro mercato”, come imporrebbero precise direttive europee. Finalmente Gabrielli ammette che il porto di Civitavecchia, per vicinanza alla nave, per profondità dei fondali, per caratteristiche e logistica, è quello più idoneo per lo smantellamento della Concordia. Poi, però, si preoccupa dei costi economici per la Costa che verrebbero abbattuti perpetuando in quella pratica che vede sfruttare mano d’opera a basso costo, senza norme di sicurezza adeguate per i lavoratori e per l’ambiente. Gabrielli, ma ancora di più il Governo, devono preoccuparsi non degli interessi economici della Costa, bensì di come applicare le direttive europee e di come attrezzare, strutturalmente, alcuni porti italiani per la demolizione delle navi. Civitavecchia, per stessa ammissione di Gabrielli, può essere autorevolmente candidata per queste lavorazioni che rilancerebbero l’economia ed il lavoro in un territorio in grande difficoltà fornendo un impulso utile non solo per l’area ma per l’intera Regione. La CDLT CGIL “Roma Nord Civitavecchia” è intenzionata a promuovere anche momenti di mobilitazione per affermare principi di civiltà, per creare occupazione, per i diritti universali al lavoro, all’ambiente e alla salute.”