Europa Verde: “Diciamo no all’inceneritore di A2A”

CIVITAVECCHIA – Da Europa Verde Civitavecchia riceviamo e pubblichiamo:

“Costruire un inceneritore in un territorio in cui gravano già importanti attività industriali e fonti inquinanti di rilievo è una decisione scellerata. La scorsa estate la società A2A ha presentato in Regione Lazio, la richiesta di autorizzazione alla costruzione di un impianto di incenerimento dei rifiuti, che dovrebbe sorgere in zona Pian d’Organo, Pian dei Cipressi, presso Tarquinia, al confine con i comuni di Civitavecchia ed Allumiere.
L’Amministrazione Comunale di Tarquinia, nel consiglio comunale congiunto tenutosi ad agosto, presenti i Sindaci e le rappresentanze dei comuni confinanti, tra cui Civitavecchia, Allumiere, Monteromano e Montalto ha già espresso parere contrario. Tuttavia il pericolo della costruzione del nuovo impianto non è affatto scongiurato. Il progetto, infatti, ha recentemente ottenuto l’avallo del procedimento VIA, a firma della dirigente regionale preposta Flaminia Tosini, avviando così la fase di consultazione pubblica che porterà alla costituzione della conferenza dei servizi, presumibilmente nel prossimo gennaio.
La partita è aperta e tutto può accadere, ma come Europa Verde siamo fermamente intenzionati ad opporci alla costruzione dell’ennesima fonte di inquinamento costituita da un impianto tecnologicamente obsoleto, anche a detta dei tecnici che hanno esaminato il progetto, il tutto a danno dei cittadini e degli abitanti di questo territorio martoriato.
Europa Verde aderendo all’invito degli organizzatori, invita quindi iscritti, simpatizzanti, sostenitori e tutti i cittadini a partecipare all’Assemblea Pubblica che si terrà a Tarquinia il prossimo 22 novembre per meglio comprendere i motivi del NO all’inceneritore e del SI a impianti e politiche occupazionali sostenibili e attuali nel rispetto dei principi dell’economia circolare.
Partecipare è non più solo un diritto ma un dovere di difesa da un vero e proprio tentativo di colonizzazione e sfruttamento, che oltretutto non avrà alcuna ricaduta sul territorio se non quella di avvelenare ulteriormente zone già seriamente provate a soli 200 metri dalle aeree protette della valle del Mignone”.

Europa Verde Civitavecchia