S. Marinella. Perla del Tirreno? “Gratis è meglio”

spiaggia perla del tirrenoSANTA MARINELLA – Santa Marinella negli ultimi anni ha perso villeggianti, l’estate scorsa molte case sono rimaste sfitte, le spiagge sono state lontane dal solito “tutto esaurito” di poco tempo fa, né le strade nè i negozi sono stati affollati di turisti e autoctoni in giro a piedi, o in bici, a godersi l’estate, il caldo e il mare. Cosa è successo? L’opinione comune delle persone è che “tutto costa troppo e per quel che la città offre non vale la pena spenderci i soldi”. E proprio a proposito di quel che la città offre, la nostra redazione ha chiesto un parere alla cittadinanza della Perla del Tirreno, in particolare partendo dallo scalpore che sta suscitando la diatriba per rendere la spiaggia “La Perla” libera. Di recente la Minoranza consiliare è intervenuta ancora, in modo provocatorio, per catalizzare l’attenzione su un tema che sarebbe stato meglio risolvere nei mesi invernali, e non a poco tempo dall’apertura della stagione balneare 2011. A fronte delle condizioni in cui verte la struttura (infiltrazioni d’acqua, puntelli e intonaci staccati) e all’interesse che l’Amministrazione Bacheca ha dimostrato visto i ritardi causati, abbiamo chiesto ad un campione casuale di passanti per le vie del centro cittadino: “Che cosa ne pensa della situazione della spiaggia la Perla?” E poi: “Perla libera o Perla a pagamento?”. La maggior parte degli intervistati ha risposto senza indugi che “Gratis sarebbe meglio!”. Non tutti disdegnano l’idea della card scontata per i residenti, però, in cambio, pretenderebbero servizi aggiuntivi che giustifichino l’abbonamento. Come ci dice un signore: “Se pago, pago per qualcosa, voglio qualcosa in cambio, voglio la spiaggia pulita, la cabina, la possibilità di lasciare in acqua il gommone, un bar, magari della musica. Allora sì pago, ma io ho una famiglia, è diverso, i ragazzetti che vengono al mare a fare il bagno e neanche ci stanno sulla spiaggia, non è giusto che paghino”. E sta proprio qui il bandolo della matassa: va bene lo stabilimento a pagamento che offre tutta una serie di servizi, ma ci vorrebbe anche la possibilità, per chi vuole, di poter accedere al mare in modo gratuito, specialmente se residente. Mantenere i servizi a pagamento, ma liberalizzare l’ingresso sarebbe, per gran parte degli intervistati, la soluzione migliore, come ci spiega una signora: “Se io voglio usufruire dei servizi dello stabilimento, è giusto che li paghi, ma devo poter scegliere, perché se voglio solo andare in spiaggia, fare un bagno, asciugarmi e andarmene, non vedo perché devo pagare due euro”.  Circa le condizioni della Perla la maggior parte degli intervistati non si pronunciano, dicendo che tutti gli inverni è così, ma che poi, in un modo o nell’altro, a giugno la stagione balneare riesce a cominciare e, anzi, visto il tempo rigido degli ultimi mesi, lo sperano. L’ultimo intervento online, a questo proposito, sulla pagina facebook del gruppo “Spiaggia libera a Santa Marinella”, evidenzia che “il santamarinellese non ha bisogno della perla che diventi spiaggia libera per andare al mare, io penso che la soluzione migliore sia che quello stabilimento enorme venga suddiviso in almeno 3 piccoli stabilimenti dando la gestione a giovani santamarinellesi con voglia di fare”. Molti hanno inoltre dichiarato di andare al mare a S. Severa o a S. Agostino perché “qui non c’è una spiaggia libera con la sabbia facilmente accessibile, c’è solo la Toscana ma è difficile arrivarci e il ‘58’ e la ‘Sassola’, ma sono piccole, allora per protesta me ne vado a S. Severa”. Ma perché un paese di mare, che vive soprattutto di turismo balneare, fa scappare tanti potenziali utenti dei propri siti nei comuni limitrofi? In questo modo la perdita non è maggiore delle due euro di ingresso a cui sembra impossibile rinunciare al momento?