“Sulle bollette del gas un canone comunale aggiuntivo”

CIVITAVECCHIA – “Nella ultima bolletta del gas recapitata ai civitavecchiesi è comparso un misterioso addebito relativo ad un canone comunale svincolato dai consumi e dal reddito”. A denunciarlo è l’ex candidato sindaco Vittorio Petrelli, secondo il quale i due gestori più comuni del servizio, Enigas ed Enelgas, stanno riscuotendo il canone relativo all’anno 2013 in modo differente. “L’Enigas – spiega Petrelli – ha deciso di riscuoterlo in un’unica soluzione, €. 23,42 (somma ottenuta da un canone mensile di €. 1,951); mentre Enelgas l’ha invece addebitato ai suoi clienti con cadenza mensile. Tale canone, nella misura massima del 10%, è stato istituito con delibera della precedente giunta n. 299 del 15/10/12 a seguito dell’applicazione del D. Lgs. 23 maggio 2000, n° 164 (c.d. Decreto Letta) con il quale il legislatore italiano ha inteso avviare un processo di adeguamento ai principi dell’ordinamento europeo del mercato interno nel settore del gas. In questo contesto, allo scopo di ‘favorire”’l’esercizio in forma aggregata del servizio pubblico della distribuzione del gas naturale. l’art. 46 bis del d.l. 1° ottobre 2007, n° 159 (introdotto, in sede di conversione, dalla legge 29 novembre 2007, n° 222), ha delegato il Governo, e per esso il Ministro dello Sviluppo Economico e il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali, ad emanare due distinti decreti, un primo finalizzato a stabilire ‘i criteri di gara e di valutazione dell’offerta per l’affidamento del servizio di distribuzione di gas’, ed un secondo destinato a determinare ‘gli ambiti territoriali minimi per lo svolgimento delle gare per l’affidamento del servizio’, nonché ‘misure per l’incentivazione delle relative operazioni di aggregazione’.Nel disporre la delega per la definizione degli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM), ha altresì previsto che i comuni interessati nelle more dell’espletamento di nuove gare possono incrementare il canone delle concessioni di distribuzione, solo ove minore e fino al nuovo affidamento del servizio, di una quota fino ad un massimo del 10 per cento del vincolo sui ricavi di distribuzione di cui alla delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas n° 237 del 28 dicembre 2000, pubblicata nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n° 4 del 5 gennaio 2001, e successive modificazioni”.
Alla luce di ciò, prosegue Petrelli, a Civitavecchia il distributore ha usufruito della proroga dell’affidamento del servizio concessagli dal Comune, in attesa della effettuazione delle successive gare, “e quindi ha corrisposto questo incremento del canone all’amministrazione comunale stessa, nella misura massima pari al 10%”. “Pertanto Enigas, il gestore più utilizzato dai civitavecchiesi, sta provvedendo ad addebitare in bolletta agli utenti questo incremento del canone relativo al 2013 in una unica soluzione”.
Petrelli ha dunque scritto al Sindaco Antonio Cozzolino, all’Assessore e al Dirigente ai Servizi finanziari, per avere delucidazioni e chiedendo “se è intenzione di questa amministrazione avvalersi di questa imposta fino all’espletamento della nuova gara”.
“Visti i tempi che corrono – aggiunge poi – ogni prelievo forzoso deve essere motivato, giustificato e devono essere rese pubbliche le modalità di impiego degli introiti della imposta. Si chiede, pertanto, di conoscere: se la città ha un ruolo nel determinare questo importo perché se è la città che chiede questo canone bisogna capire quindi se la città ha dei margini di manovra,se si può abbassare o aumentare questo importo anche considerando che questa tassa và a colpire un bene di prima necessità perché il gas serve a cucinare a riscaldare quindi bisogna capire come viene calcolato, come è stata fissata questa cifra poiché mi sembra di capire che questa cifra è indipendente dal gestore; fino a quando durerà questa tassa e quanto sarà l’importo previsto per il 2014 e il 2015 che i cittadini troveranno in bolletta; sono state o quando saranno espletate le formalità della nuova gara per la selezione di un nuovo fornitore del gas? quale è l’importo del canone che il Comune ha incassato in questi anni; quanti nuclei familiari hanno beneficiato per il 2013 e quanti potranno avvalersi per il 2014 e 2015“per il pagamento di parte della fornitura del gas metano”relativi a questa nuova entrata considerato che, tra le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione Comunale a questa scelta ci sono precise volontà di sostenere parte dei costi per l’utenza del gas a quei nuclei familiari in precarie condizioni economiche; a che voce di bilancio verranno iscritte tale entrate e tali uscite; poiché non vorremmo si verificasse l’ipotesi che le somme vengano utilizzate per sostenere spese inutili”.
“Infine – concude Petrelli – è altrettanto importante conoscere perché il prelievo si sta realizzando in modo difforme tra i vari gestori e quali sono le modalità con cui questo prelievo è stato deciso (e se le modalità sono state concordate con l’Amministrazione comunale”.