Lega Salvini Premier: “Statua del Bacio a Santa Marinella fuori contesto. Spreco di risorse pubbliche”

SANTA MARINELLA – Dalla “Lega Salvini Premier – Santa Marinella” riceviamo e pubblichiamo

Apprendiamo con stupore la decisione di trasferire la celebre Statua del Bacio da Civitavecchia a Santa Marinella, con collocazione prevista sul promontorio alle spalle del porticciolo. Pur riconoscendo il valore simbolico dell’opera, non possiamo ignorare l’inadeguatezza di una scelta scollegata dall’identità storica, culturale e paesaggistica della nostra città.

La statua fu concepita per celebrare la fine della Seconda Guerra Mondiale e ha un legame autentico con la tradizione marinara e portuale di Civitavecchia. Santa Marinella, invece, ha una storia diversa: fondata sul turismo balneare, sull’eleganza delle sue ville storiche e su un rapporto armonico con il paesaggio. Il promontorio individuato per l’installazione è parte integrante di un contesto ambientale delicato, dominato dalla presenza del Castello Odescalchi, simbolo identitario della città che merita rispetto e tutela.

Oltre alla scarsa coerenza simbolica, ci chiediamo: chi visiterà davvero questa statua, in una posizione decentrata e fuori dai principali itinerari turistici? Il rischio è che diventi un’installazione ignorata, fuori luogo e priva di reale valore per il territorio.

A questo si aggiunge il costo dell’operazione: 60.000 euro in tre anni, ovvero 20.000 euro annui, interamente a carico dei contribuenti. Una cifra considerevole, che avrebbe potuto finanziare interventi ben più urgenti: valorizzazione del patrimonio locale,
eventi culturali radicati nel territorio, manutenzione dell’arredo urbano o promozione del turismo sostenibile.

A rendere la decisione ancora più discutibile è il fatto che la delibera di Giunta Comunale n. 106 del 30 aprile 2025, con cui è stato approvato il prestito dell’opera “Embracing Peace “: è stata votata senza la presenza dell’assessore alla cultura, dovrebbe essere la figura fondamentale per esprimere un parere qualificato sull’opportunità culturale di un’operazione simile. Un’assenza che solleva dubbi sulla solidità del percorso decisionale seguito.

Chiediamo all’Amministrazione chiarezza sui criteri adottati per questa scelta e, soprattutto, una riflessione seria sulla sua coerenza con l’identità di Santa Marinella. Le opere pubbliche devono nascere da un confronto con la cittadinanza e da una visione condivisa, non da scelte imposte dall’alto.