“Zingaretti l’eterno Pinocchio”

CIVITAVECCHIA – Ci piacerebbe portare il microfono per ascoltare tutti gli operatori dell’ospedale San Paolo e tutti i cittadini che giornalmente sono costretti a ricorrere alle loro cure, ma non serve un microfono a noi del M5S abituati ad essere e a rimanere gente comune.
Lo diciamo dopo aver visto l’ennesima inaugurazione di un reparto ospedaliero, celebrata dal Governatore Zingaretti il quale pensa di esserne artefice solo avendo contribuito in parte e per poco a spese sue.
Attendiamo che ci sconfessi con numeri alla mano dimostrando la fondatezza delle parole rivolte al sindaco Cozzolino quando ha parlato di ingenti investimenti regionali, che in questi anni hanno interessato il nostro nosocomio e che hanno permesso il taglio di innumerevoli nastri a tutti i politici che come lei, sappiamo, con le bugie lo stanno lasciando morire nei fatti.
La preghiamo inoltre di evitare di cimentarsi nell’arte della recitazione, basta leggere le varie targhe appese nei vari reparti inaugurati per capire realmente chi siano gli attori che ad oggi hanno permesso al nostro Ospedale di arrivare a non mostrarsi quantomeno come la povera Torre di Pisa. E di certo non è ne lei ne chi l’ha preceduta che dobbiamo in caso ringraziare.
Caro Zingaretti, ci viene poi non lo nascondiamo da domandarci, come nonostante ci abbiano pensato in questi anni le Fondazioni del nostro territorio a svolgere un’importantissima e fondamentale parte del lavoro, non abbia mai pensato almeno da quando è sopraggiunto lei al resto e anzi ci chiediamo come possa essere stato così irresponsabile da escludere Civitavecchia dai fondi sanitari destinati per il Giubileo.
Neanche la decina di deroghe concesse per le assunzioni in questi ultimi giorni e lei lo sa benissimo, saranno neppure lontanamente sufficienti ad alleggerire una situazione diventata pesante come quella del personale infermieristico e medico costretto a enormi sacrifici a causa del blocco del turn over, che solo nei suoi annunci sembra stia terminando, ma che le assicuriamo sia ormai diventato interminabile per gli operatori impegnati giornalmente a lavorare con una carenza divenuta insopportabile.
Se pensa di umanizzare i servizi continuando a stringere sulla spesa del personale e concedendo appena 600.000 euro come ha dichiarato di aver speso per l’apertura di un reparto che dovrebbe ospitare 500 parti l’anno siamo convinti che come amministratore non sia per nulla preparato e competente, ma abbia inesorabilmente fallito.
I muri, dovrebbe saperlo, non servono da soli ad umanizzare i servizi sanitari, se poi pensiamo a quanti soldi si spendono in questo paese peropere inutilizzate e malfunzionanti siamo ancora più convinti che lei continui a percorrere la strada sbagliata.
La invitiamo pertanto ad interessarsi meno ai nastri e più alle reali esigenze della sanità del nostro territorio, che non ha bisogno solo di geometri e carpentieri, bensì di più infermieri e medici come quelli che già oggi faticosamente mettono a disposizione il proprio operato per salvaguardare la salute dei nostri cittadini laziali.

Meetup Civitavecchia in Movimento