SANTA MARINELLA – Domenica 3 luglio è stata una di quelle giornate in cui la natura ha dato il meglio di sé in una cittadina come S. Marinella, il cielo si rifletteva sulle immobili acque di un mare che avvolgeva la costa, emanando un profumo di altri tempi.
Dalla passeggiata la visione della spiaggia, attraverso gli ombrelloni multicolori, metteva allegria, dando un piacevole sentimento di serenità. E all’improvviso, la mente, come un flash, mi ha riportato agli anni ‘60/’70.
In quel periodo, nei mesi estivi, la spiaggia era molto limitata, l’arenile poteva accogliere al massimo due file di ombrelloni, la “Sirenetta “ e in parte “la Marinella” erano strutture in cemento, mentre i più fortunati, dal punto di vista della larghezza dell’arenile, erano gli stabilimenti “Ernesto e Orfeo”, noti personaggi spesso nei sogni delle “villeggianti”, per accedere al mare vi era una struttura in tubi “innocenti” che permetteva di superare la lunga striscia di sassi e ricci.
E grazie alla tenacia e capacità professionale di gente come Guirillo Camboni e Mario Tasselli, che ancora non erano denominati “imprenditori” come avviene oggi, che è iniziata la lotta nei confronti di questa lingua di spiaggia che si accorciava e si allargava a fisarmonica, secondo la clemenza del mare.
Ma loro, testardi, forse perché l’esperienza gli aveva fatto vedere uno spiraglio di vittoria, tutti gli anni riportavano camion e camion di sabbia, lavoravano di ruspe, rubavano ai sassi e ai ricci un metro dopo l’altro mutandolo in arenile.
Poi, negli anni ’80, la “Perla del Tirreno” ha provato a imitare la “Versilia”, addirittura realizzando una discoteca che vedeva l’ingresso al centro della passeggiata, dove oltre alla musica si potevano gustare al chiaro di luna aperitivi, bruschette, cocomeri, ecc..
Continuando nei ricordi arriviamo alla realizzazione delle scogliere antiflutti che hanno contribuito a fermare l’erosione della spiaggia e al nascere di questo angolo della città, biglietto da visita per il turismo di S. Marinella.
In seguito, si sono avvicendati nella gestione della spiaggia comunale diversi personaggi con alterne fortune e capacità imprenditoriali, ma alcuni di loro ancora oggi operano e lottano con il mare: Mario Tasselli, Guirillo Camboni, Fabrizio Romitelli, Maurizio Mereu e figli, “Ernesto e Benito Verzilli” ecc..
Ora il pensiero va ai tempi nostri e alle ultime polemiche sul bando per l’assegnazione dello stabilimento “Perla del Tirreno”.
Credo che sia stato ingeneroso esprimere giudizi totalmente negativi, sul passato e sul recente passato, da parte di cittadini, partiti politici e associazioni sulla gestione e sulle persone che hanno dato molto alla realizzazione di una spiaggia di così grande ricettività e immagine.
E se adesso il Comune e i “nuovi imprenditori” hanno la possibilità di operare su un target di un tale livello, in parte lo devono anche a quei pionieri e personaggi che hanno creduto e lavorato in questo senso.
E’ stato un piacevole amarcord, spero lo sia stato anche per coloro, cittadini e villeggianti, che sanno e hanno voglia di ricordare S. Marinella.
Aldo Carletti