“La Cittadella della Danza è un’opera indispensabile?”

TomassiniCIVITAVECCHIA – La campagna elettorale entra nel vivo ed il Sindaco invia il suo ricco opuscolo che decanta le opere eseguite (molte non ultimate) tralasciando ovviamente il dettaglio per lui irrilevante della voragine che l’amministrazione “del fare” ha causato nel bilancio comunale.
Ha iniziato anche ad illustrare i suoi futuri progetti tra i quali, uno dei più propagandati, è la Cittadella della danza per la realizzazione della quale si è acceso un mutuo alla Cassa depositi e prestiti per la modica cifra di 3 milioni e 500mila euro.
E’ ritenuta forse indispensabile per la vita culturale della città? E’ ritenuta altresì un bisogno essenziale per i cittadini?
La funzione poi che dovrebbe avere quest’opera che noi cittadini dovremo pagare, è avvolta nelle nebbie del solito chiacchiericcio e non è chiara neanche agli stessi operatori che dovrebbero fruirne ai quali è stato raccomandato di unirsi per poter utilizzare gli spazi ridotti di questa ennesima roccaforte,
Sa il Sindaco che le scuole di danza presenti in città sono circa venti e faticano ad accordarsi anche per il calendario dei saggi?
Se non ci fossero di mezzo quei 3 milioni e mezzo di euro non staremo certo qui a commentare tali stramberie ma il momento storico che viviamo impone agli amministratori un’oculatezza particolare e straordinaria e nell’impiego del denaro pubblico va considerato il prevalente se non esclusivo interesse pubblico che in questo caso è certamente deficitario in quanto le scuole di danza sono imprese economiche che perseguono un fine di lucro oltre che artistico,
Ciò che noi temiamo è che quest’opera, di certo insufficiente per soddisfare le esigenze di tutte le scuole, sarà appannaggio della corte del Re e soprattutto servirà a designare un altro Direttore artistico con tanto di stipendio.

Annalisa Tomassini