Civitavecchia – CGIL Civitavecchia Roma nord Viterbo:
“Non si ferma la scia di sangue che segna il 2025, un anno in cui i femminicidi continuano a crescere, lasciando dietro di sé dolore, rabbia e impotenza. Le parole, ormai, sembrano vuote, mentre i numeri, purtroppo, parlano.
Dobbiamo dire BASTA con forza e determinazione; l’oramai intollerabile scia di sangue richiede un impegno a livello individuale, sociale e istituzionale per combattere le violenze di genere e combattere la cultura patriarcale che giustifica e perpetua forme di violenza e controllo sulle donne.
Ancora una volta una donna paga con la vita, spezzata da un atto di violenza inaudito, ancora una volta una tragedia ci spinge a riflettere sulla necessità di rafforzare le misure di prevenzione e contrasto alla violenza di genere che affligge la nostra società. È fondamentale educare al rispetto, sensibilizzare i cittadini, garantire un sistema di giustizia che sia efficace nel prevenire la violenza oltre che nel punire gli autori di questi crimini e nel proteggere le donne vittime di violenza. Non possiamo permettere che questi atti di violenza continuino. Dobbiamo agire insieme, con decisione e determinazione, per costruire una società più sicura e rispettosa, dove ogni donna possa vivere libera da paura, violenza, sopraffazione, discriminazione e morte”
Emanuela Mari consigliere regionale:
“Ancora una volta, a distanza di pochi mesi, a Civitavecchia una donna è stata uccisa. La vicenda fa ancora più orrore perché il femminicidio è avvenuto in pieno giorno e in pieno centro. Non è un campanello d’allarme, questo è un grido di dolore lancinante che non può essere più ignorato. Parallelamente al lavoro degli organi investigativi e giudiziari, lavoro che farà il suo corso, le istituzioni hanno il dovere – ciascuna per la sua parte – di analizzare minuziosamente la situazione e, laddove possibile, intervenire in termini di monitoraggio e prevenzione dei crimini di genere: l’impegno della Regione Lazio, con fondi senza precedenti stanziati sia per le pari opportunità che in ambito di contrasto alla violenza”
Valentina Di Gennaro delega alle politiche di genere:
” Oggi, a Civitavecchia, una donna di 46 anni è stata brutalmente uccisa a coltellate dal compagno, un uomo di 54 anni, che si è poi costituito presso la stazione dei carabinieri .
La vittima è stata trovata senza vita nell’androne del palazzo in cui viveva, con ferite da arma da taglio. Tre colpi al cuore.
Questo ennesimo femminicidio, il secondo a Civitavecchia nel giro di pochi mesi, ci lascia sgomenti e addolorati, riaffermando l’urgenza di contrastare la violenza di genere con determinazione e strumenti efficaci. È fondamentale che le istituzioni, la società civile e ciascuno di noi si impegnino attivamente per prevenire tali tragedie, promuovendo una cultura del rispetto e dell’uguaglianza.
Ora però è il momento della rabbia. Di una ennesima vita di donna uccisa.
È necessaria la mobilitazione generale, perché noi ci vogliamo vive e libere”
Civitavecchia Servizi Pubblici Srl:
“Il Consiglio di Amministrazione della Civitavecchia Servizi Pubblici srl esprime profondo dolore per l’ennesimo femminicidio avvenuto nelle ultime ore a Civitavecchia.
“Una tragedia che ci colpisce da vicino, nel cuore, perché Teodora, dall’aprile scorso, era divenuta una nostra preziosa operatrice, impegnata presso i Bagni della Ficoncella, nell’ambito dei progetti di pubblica utilità.
Persona stimata e benvoluta anche dai più assidui frequentatori della struttura, dove si era particolarmente distinta per la sua professionalità ed empatia.
L’Azienda, tutta, la ricorda per le tante occasioni in cui ha offerto il suo prezioso contributo, e desidera ricordarla con particolare riconoscenza per il suo impegno.
Alla famiglia giungano le nostre più sentite condoglianze”.
Vescovo Mons. Gianrico Ruzza:
“La drammatica morte di due donne del nostro territorio, a Fregene e a Civitavecchia, ennesime vittime della violenza, ferisce profondamente tutta la nostra comunità. Esprimo a nome delle nostre Chiese la vicinanza al dolore dei cari e di tutte le persone colpite da queste due tragedie.
Mentre ribadiamo la certezza della Risurrezione nella vita eterna, assicuriamo preghiere di suffragio per Stefania e Teodora. Dobbiamo impegnarci tutti nell’ambito dell’educazione, del rispetto e della dignità di ogni persona.
Chiediamo un impegno ulteriore alla comunità civile per creare le condizioni di una rinnovata pace sociale e per il superamento di tutte le forme di disagio che generano gesti incomprensibili e inaccettabili”
Consulta delle Donne Civitavecchia:
“Ancora una volta piangiamo una donna uccisa nella sua abitazione a coltellate dal compagno. Teodora aveva già denunciato le violenze subite.
Non è bastato che lui fosse sottoposto a regime di allontanamento perché il Femminicidio fosse evitato.
Il nostro dolore è enorme.
Grande è la convinzione che solo una rete di protezione amicale/sociale ed istituzionale può far sentire la donna meno sola e consentirle di affrontare i conflitti relazionali
con autonomia e consapevolezza.
Teodora abbi il nostro ultimo abbraccio; esprimiamo sentimenti di vicinanza a tutti i suoi cari.
Invitiamo l’Amministrazione Comunale a costituirsi parte civile nel processo e
sollecitiamo le donne a rivolgersi a noi volontarie della Consulta delle Donne di Civitavecchia”