CIVITAVECCHIA – Polemiche per il mancato accesso al porto, domenica scorsa, di alcune auto d’auto che volevano partecipare al raduno promosso dall’Auto Moto Club Viterbo.
“Arrivati al varco Vespucci, abbiamo avuto la sgradita sorpresa di non poter accedere in nessun modo all’interno dello scalo cittadino perché non presenti ‘in lista’ – riferiscono alcuni cittadini – Non eravamo i soli ad essere rimasti fuori, ma almeno una dozzina di macchine d’epoca, quindi decine di cittadini civitavecchiesi, si sono visti impedire l’ingresso nel porto cittadino per partecipare ad una manifestazione pubblica patrocinata dal comune. Alla presenza di uno dei responsabile dell’associazione viterbese delle automobili d’epoca abbiamo più volte provato a contattare Roberta Galletta, organizzatrice dell’evento, che non ha mai risposto. Tenendo conto che la comunicazione dell’evento è arrivata solo tre giorni prima, e che non era specificato da nessuna parte che bisognava prenotarsi in una ‘lista’, ci chiediamo come abbiano fatto i partecipanti ad accedere se non attraverso una comunicazione privata con la stessa Galletta o con altri organizzatori, lasciando fuori chi voleva partecipare liberamente con la propria automobile. Dobbiamo pensare che il porto di Civitavecchia ed il comune abbiano ospitato quindi un evento del tutto privato e per pochi eletti, che ha escluso i cittadini civitavecchiesi buoni solo per essere tartassati”.
Chiamata in causa Roberta Galletta si difende così: “Mi preme sottolineare che tutti i possessori di auto e mezzi d’epoca di Civitavecchia erano stati informati per le vie brevi con il passaparola e con i social (anche io ho un mezzo d’epoca, conosco personalmente i circa 15 possessori di mezzi d’epoca in tutta Civitavecchia e ci conosciamo tutti ) e mi dispiace se qualcuno non è stato messo a conoscenza dell’evento ma le norme della sicurezza oggi vigenti nell’area portuale non hanno permesso che potessero accedere in porto mezzi che non avessero preventivamente comunicato la loro presenza all’interno della manifestazione. Nonostante non sia stata io l’organizzatrice dell’evento chiedo scusa per il disguido riscontrato e mi impegno fare più attenzione e ancora più comunicazione per le prossime iniziative che vedranno coinvolte le auto d’epoca di Civitavecchia”.
Analoghe motivazioni e scuse arrivano dal Presidente dell’Auto Moto Club Viterbo,Salvatore Fratejacci: “In realtà, la particolare attenzione dedicata dall’Autorità Portuale al controllo dell’accesso al porto dovuta a motivi di sicurezza, ci ha costretto a presentare tramite PEC, già nei giorni precedenti l’evento, una lista puntuale dei partecipanti con i dati dei singoli veicoli; in tali condizioni non sarebbe stato possibile comunque aggiungere alcunché alla lista così formalizzata – spiega – Siamo rammaricati per il fatto che alcuni appassionati di mezzi storici non abbiano potuto prendere parte all’evento, ma nella situazione sopra descritta non sembra fosse possibile nessun’altra soluzione, dal momento che avremmo dovuto essere in possesso dei nominativi degli aspiranti partecipanti ben prima di domenica 29”.
Secondo Fratejacci la responsabilità del mancato accesso di alcune auto non può essere addebitata né al Comune né alla Galletta, “dal momento che l’accesso al porto è strettamente regolato dall’Autorità preposta, che esercita un controllo ragionevolmente compatibile con l’importanza del sito e i possibili rischi connessi alla attuale situazione. Gli eventi organizzati dal nostro Club sono di norma anticipati sul nostro sito internet www.amcviterbo.net; gli appassionati possono seguire agevolmente le nostre attività che riguardano sia i veicoli storici, sia quelli moderni.”