“L’alluminio è colpa della mancata manutenzione a Monte Uggiano”

acqua acquedottoCIVITAVECCHIA – Due giorni di incontri. Ora la situazione della rete idrica secondo il Sindaco Tidei ha un colpevole e soprattutto un rimedio a cui da oggi alle 15 stanno lavorando sia i tecnici del Comune che quelli dell’Hcs. Al ritorno dal viaggio in Cina, il Primo cittadino i ha trovato sul suo tavolo l’emergenza acqua con i risultati delle analisi.
“Ho allertato tutto il personale tecnico esigendo una spiegazione ed un rimedio, anche se – commenta il Sindaco – la spiegazione è emersa quasi subito: la cattiva qualità dell’acqua del Nuovo Mignone dipende dall’inesistente
manutenzione del bacino di Monte Uggiano dove la precedente Giunta ha lasciato otto metri di melma depositati sul fondale. Per l’immediato ho chiesto quindi di migliorare subito la qualità dell’acqua, riducendo le portate da Nuovo
Mignone e aumentando quelle dalle altre sorgenti di approviggionamento”.
Nelle prime ore del pomeriggio di oggi l’Amminsitratore Unico di Hcs Rina Romagnoli ha quindi consegnato sul tavolo del Sindaco una lettera con la quale ufficializzava la riduzione della portata: da 110 a 70 litri secondo, accettando – tra l’altro – un minor incasso da sulla bolletta del Comune.
Tecnici tutti al lavoro, da quel momento, nelle manovre sulla rete per arrivare a quanto disposto dallo stesso Sindaco: diminuire la portata dell’acqua “sporca” e mischiarla con quella di miglior qualità.
In “soccorso” è stato chiamato in causa proprio l’acquedotto dell’Oriolo di recente riattivato dall’Amminstrazione Tidei dopo un lungo periodo di inattività. Darà 20 litri secondi in più ai quali si aggiungeranno altri 20/30 litri forniti dall’Acea.
“Ci aspettiamo che funzioni – dichiara l’architetto Mencarelli responsabile dei servizi tecnici – e che l’acqua torni potabile nel giro di 48 – 72 ore, anche se ricordiamo che non tutta la città è interessata ma soltanto la zona solitamente servita con l’acqua HCS-Nuovo Mignone, vale a dire Campo dell’Oro e alcune zone del Centro. Fronteggiamo una situazione molto critica: i fanghi di Monte Uggiano, una olta trattati, presentano tracce di cloruro di Alluminio”.
Le analisi prima dell’immissione nel Bacino incriminato mostrato invece dati nella norma. Dall’impianto di Monte Uggiano esce acqua appena potabile, ma ricca di cloruro di alluminio con quantità già prossime al limite di 200/220 mg per Litro.
Alle fontanelle la situazione è ancora peggiore, con “picchi” che in quanche misurazione hanno raggiunto i 480 mg per litro.