Italcementi: “Il nostro amianto non è un rischio per la cittadinanza”

italcementi2CIVITAVECCHIA – “Nessuna ‘sorpresa’ e nessuna ‘bomba ecologica’. La presenza di parti in amianto nell’ex impianto produttivo di Civitavecchia, che risale alla fine dell’800 come fondazione e che è stato ristrutturato nel Dopoguerra, non è mai stata nascosta in alcun modo e soprattutto non rappresenta un rischio per la cittadinanza, come del resto certificato dal campionamento effettuato dalla USL Roma 7, che ha registrato concentrazioni delle fibre di amianto oltre quaranta volte inferiori ai limiti di legge”. Così L’Italcementi, attraverso una nota del suo ufficio stamp di Bergamo, intende tranquillizzare la città dopo che il Sindaco Tidei ha denunciato ieri la presenza di 3.000mq di amianto nella struttura di via Terme di Traiano, disponendone la rimozione.
“Occorre ricordare – prosegue la nota di Italcementi – che utilizzare l’amianto era, negli anni in cui lo stabilimento fu ristrutturato, una prassi molto diffusa, al punto che in tutta Italia (e in tutto il mondo) tuttora esistono manufatti che contengono rivestimenti realizzati con tale materiale: dai capannoni alle abitazioni private, fino a edifici pubblici. Da quando è emersa la pericolosità del materiale, i titolari di tali strutture sono giustamente chiamati a garantirne l’integrità (al fine che non si disperdano fibre di amianto nell’aria) e, in tempi ragionevoli, lo smantellamento. Italcementi non intende fare eccezione: da tempo vigila sul buono stato delle coperture in amianto affinché non si diffondano polveri nell’ambiente. È in programma, inoltre, la rimozione in sicurezza del materiale. Stupiscono dunque i toni con cui si è voluta sollevare pubblicamente la questione.