“Di fronte al nulla meglio non mischiarsi”

Fabiana AttigCIVITAVECCHIA – Con il nostro invito a non andare a votare alle prossime elezioni comunali potremo finalmente far capire ai signorotti di Roma, e a quelli di Civitavecchia, che siamo stufi del nulla e che vogliamo, anzi pretendiamo un futuro diverso per i nostri figli.
Cinque anni di promesse finite nel vuoto. Cinque anni passati a distruggere il centrodestra. Cinque anni di illusioni soffocate in una speranza che non è mai sbocciata.
La fine del governo Moscherini è coincisa con il punto più basso mai vissuto dalla nostra città, sia sul piano politico e sia su quello amministrativo.
Prova ne sia il record di candidati a sindaco e l’altrettanto record di candidati alla carica di consigliere comunale. Si è chiesto qualcuno come mai, nel momento in cui la politica ha raggiunto il minimo storico di credibilità, a Civitavecchia sembra che – invece – tutti vogliano “giocare” a fare o a diventare politici? A mio modo di vedere la risposta sta nei cattivi insegnamenti che le cosiddette larghe intese hanno generato: un esperimento fallito miseramente, che non ha portato alcun beneficio al territorio. Quando una crisi supera un determinato limite, la richiesta di sacrifici aguzza gli appetiti anziché placarli, e 9 candidati a sindaco forse sono la risposta.
Siete passati davanti alla Marina? Dopo 5 anni il cantiere non è ancora finito, i soldi invece si. E il multisala strombazzato ai quattro venti che doveva aprire prima di Natale di non si sa quale anno? E vogliamo parlare del mercato? Oppure della nuova zona industriale? L’elenco delle incompiute moscheriniane, tutte però avallate da Lollobrigida e dai suoi seguaci, è pressocchè infinito.
Questo vero e proprio disastro ha provocato però la corsa alla poltroncina in consiglio che evidentemente, per qualcuno, può rappresentare quasi una “svolta” nella propria vita…
Freedom ha fatto una scelta, sicuramente coraggiosa e netta: ma oggi, a distanza di alcuni giorni dalla presentazione delle liste, la nostra decisione appare come la più logica. Di fronte al nulla meglio non mischiarsi, meglio non farsi inghiottire dall’assenza di idee e dalla mancanza di programmi.
Nessuno dei candidati a sindaco, infatti, rappresenta il cambiamento che la città merita. Per questo Freedom chiede di esercitare il diritto al non voto, visto che nessuno – una volta eletto – porterà avanti gli interessi della città, della gente, gli interessi di una giovane generazione schiavizzata, sfruttata e appiattita dietro le chiacchiere e la spocchia di pseudo politici dell’ultima ora che con la meschina promessa di un posto di lavoro accaparrano voti. La triste realtà è che gran parte di questi politicanti che promettono case e lavoro, non sono in gado di provvedere neanche a se stessi, alcuni non possiedono un posto di lavoro altri non hanno neppure i requisiti minimi indispensabili.
Dunque solo non andando a votare avremo la possibilità di dimostrare una vera volontà di cambiamento.

Fabiana Attig – Coordinatore politico Freedom