CIVITAVECCHIA – All’ultimo consiglio comunale si è discusso delle linee programmati che del nuovo governo per la città. Questo era il punto all’ordine del giorno anche se poi in assemblea di discussione vera e propria ce n’è stata poca. Tantissimi gli interventi fatti ma poca sostanza. C’è chi ha fatto campagna elettorale, come il consigliere Moscherini che durante un suo intervento mostrava che la sua sconfitta era dovuta alla sua scelta di non apparentamento con nessuno degli altri candidati sindaco che invece, a suo dire, hanno fatto accordi con il centro sinistra. Non sappiamo degli altri, tranne alcuni casi evidenti, ma il Movimento 5 Stelle, chiaro fin dall’inizio, non ha accettato ne prima, ne durante, ne dopo alcun punto di contatto sia con l’uno che con l’altro schieramento.
Durante l’assemblea c’è chi semplicemente accusava la parte avversaria per colpe passate e, cosa triste, chi ha innescato con il suo intervento un botta e risposta tipico di un salone da bar. In attesa di approfondire le linee programmatiche presentate e approvate dalla maggioranza, e sulle quali l’opposizione non ha neanche espresso la sua volontà dato che abbandona l’aula per futili motivi, vorremmo puntualizzare alcuni aspetti.
Si è parlato di lavoro, la cosa più importante, ma nessuno ha parlato di regole certe e trasparenti per le assunzioni. Si è parlato di terme, di cementificazione, di terminal portuali con vari nomi, tutti argomenti che devono essere valutati punto per punto prima di essere, eventualmente, contrastati. Si è parlato di acqua dove la posizione di alcuni consiglieri di maggioranza non è stata sempre molto chiara soprattutto in merito alla privatizzazione di tale servizio (nota è la posizione favorevole dell’assessore Balloni che l’ha ribadita anche in campagna elettorale) mentre per l’opposizione è l’unica via di uscita per risolvere il problema. Non è così, non può essere così! Da quando i privati sono entrati nel settore, gli investimenti sono scesi del 65% mentre le tariffe sono aumentate del 70%! Piuttosto ci indigna l’atteggiamento di una certa politica che prima crea e sfrutta le aziende munincipalizzate in maniera clientelare per guadagnare consenso salvo poi doverle vendere perché la loro inefficienza non consente un efficace contenimento dei costi.
Adesso attendiamo il prossimo consiglio dove si parlerà di bilancio, altro punto dolente della nostra città e speriamo che almeno in quella occasione i due schieramenti rinuncino alla “claque” per affrontare e soprattutto spiegare alla cittadinanza con linguaggio semplice il reale stato delle casse comunali, Swap compresi.
Movimento Cinque Stelle Civitavecchia