S. Marinella. Troppi rifiuti nel mare, l’opposizione chiede di indagare

spiaggia santa marinellaSANTA MARINELLA – Troppi rifiuti nel mare di S. Marinella. E l’opposizione, in coincidenza con l’inizio della stagione estiva, lancia l’allarme e chiede di correre ai ripari. Il fenomeno di scarichi incontrollati di reflui e materiali di varia natura sulle spiagge della Perla, come già accaduto in passato, si è infatti riproposto puntualmente anche in questo mese di giugno. E la sensazione è che il fenomeno sia da ricondurre agli scarichi abusivi delle navi che transitano massicciamente davanti al nostro litorale, con particolare riguardo alle navi da crociera che approdano nel Porto di Civitavecchia.
“Il Porto di Civitavecchia – affermano i consiglieri di opposizione Benci, Mucciola, Rocchi, Massera, Bianchi, Fronti e Trebiani – è infatti leader nel Mediterraneo per traffici crocieristici. D’altronde nell’ultimo Consiglio Comunale il consigliere Romitelli dichiarava candidamente che questo era un fatto risaputo. Se è così risaputo allora facciamoci carico di capire e prevenire questo fenomeno. Si tratta di enormi navi che sono vere e proprie città galleggianti con a bordo anche fino a  4.000 persone tra equipaggi e crocieristi. Considerato che gli approdi sembrerebbero ammontare a circa 1.000 l’anno tutti concentrati nel periodo estivo, la cosa ci preoccupa non poco; anche perché come sopra detto, l’insano evento si manifesta sempre nello stesso periodo causando, come si può comprendere, allarmi e agitazione per i fruitori del nostro litorale. I danni in termini di immagine sono incalcolabili, anche in considerazione del fatto che si riflettono su una situazione economica  già ampiamente aggravata da una congiuntura generale che negli ultimi tempi ha letteralmente aggredito la nostra economia”.
Per l’opposizione è dunque necessario attivare immediatamente iniziative atte a scongiurare “ulteriori ed ingenti danni ad un ambiente malvagiamente oltraggiato”. I sette consiglieri hanno quindi presentato una mozione, da discutere in Consiglio comunale, in cui si chiede di far propria una lettera da inviare ad una lunga serie di enti competenti (Capitaneria di Porto e Autorità portuale di Civitavecchia, Regione, Provincia di Roma, Asl, Arpa, Ministero delle Infrastrutture e dell’Ambiente), ai quali si chiede di indagare su questo preoccupante fenomeno di inquinamento per accertare eventuali responsabilità.
“Perché una cosa è certa: – concludono dalla minoranza – ci sono i dati e gli strumenti per indagare e capire come stanno le cose. Non aspettiamo il prossimo episodio: facciamolo adesso e come città unita nella difesa di quello che è un interesse comune”.