CIVITAVECCHIA – Forse non tutti sanno che la denominazione del Movimento Ottimo Consiglio deriva da un’antica leggenda, secondo cui un vecchio marinaio, di nome Leandro, sopravvissuto all’invasione dei Saraceni nell’anno 828 d.c. riuscì a convincere gli abitanti fuggiti sui monti a fare ritorno nella vecchia città marinara. Da questo episodio nasce il motto “Ottimo Consiglio” che ha dato il nome al Movimento. Incuriositi anche dall’originalità del nome, questa volta abbiamo deciso di incontrare alcuni esponenti del Movimento, Angelo Pierotti e Roberto De Vito, che da lungo tempo condividono la stessa passione: militanza e spirito combattivo in difesa dei più deboli, degli emarginati e di tutti coloro che per un motivo o un altro si sono ritrovati senza una casa, un lavoro e, in breve, senza la dignità.
Perché è questo quello che oggi emerge in maniera preponderante nella nostra società: la perdita della dignità dell’essere umano, nel momento in cui la crisi economica porta via tutte le certezze e le speranze riposte nel futuro. Soprattutto nelle periferie il disagio si sente più. Nelle cronache di tutti i giorni si hanno notizie del grave stato di abbandono e sofferenza in cui versano le persone che vivono nelle periferie delle grandi città, vedi il quartiere di Tor Sapienza a Roma, come di quelle più piccole. “Anche Civitavecchia, una città dalle grandi prospettive e ricchezze nascoste –precisa Pierotti – purtroppo, ha una periferia degradata”. E allora inizia a raccontare, come un fiume in piena, tanta è l’enfasi e la rabbia, insieme a De Vito, delle lotte a fianco dei tanti disoccupati del quartiere San Liborio e non solo, che a causa dell’attuale crisi hanno perso il lavoro, cadendo nella spirale dell’emarginazione sociale.
Esito positivo di una di queste battaglie è stata sicuramente la fondazione della Cooperativa del quartiere San Liborio, con sede in Via Navone: un accogliente locale nato allo scopo di diventare un centro di aggregazione per i tanti giovani del quartiere, un punto di ritrovo per svolgere attività ludiche, dare aiuto ai più piccoli nello svolgimento dei compiti scolastici; in sostanza uno spazio libero ove fare politica in modo diverso e in mezzo alla gente.
Il Presidente della Cooperativa, Daniele Regina, ci racconta con entusiasmo che nel 2013 ha ricevuto una borsa lavoro per tirocini formativi e, “con quei soldi insieme ad altri tre tirocinanti abbiamo ristrutturato il locale sede della Cooperativa, dedicandosi anche ad alcune opere di ripristino ambientale, come il verde pubblico di zona”. Certamente le borse di lavoro sono una goccia nel mare della disperazione, ma il dato concreto è che stanno dando il via alla rinascita del quartiere. “Sarebbe giusto – prosegue Daniele – che la medesima iniziativa si estendesse anche ad altre persone di Civitavecchia, dando ai disoccupati la possibilità di liberare le proprie energie per offrire soluzioni migliori per il territorio.” Possiamo equiparare San Liborio, quartiere in cui manca tutto (dai servizi ad aree giochi adeguate) alle degradate periferie romane, come quella di Tor Sapienza? Daniele ci conferma che “effettivamente non ci sono grandi differenze, perchè anche qui vi è disoccupazione e fenomeni di micro criminalità.”
Pierotti spiega che “proprio dallo stato di abbandono del quartiere è nato questo Movimento, quale espressione esclusiva della volontà di cambiamento dei residenti e senza legame alcuno con i partiti politici”. Quali sono le decisioni politiche del Movimento? “Per fare fronte all’emergenze abitative delle persone disoccupate – sottolinea – contrastare efficacemente il fenomeno della carenza dei posti di lavoro, creare un fronte unito popolare contro i tentativi di privatizzazione dell’acqua pubblica e lottare contro i responsabili dell’inquinamento del territorio.”
Rispetto al fenomeno della disoccupazione, quali sono le iniziative del Movimento? Secondo Pierotti, “il rogetto dei conteiner, promosso dall’autorità portuale, si potrebbero occupare moltissime persone, basterebbe però il parere favorevole dell’opinione pubblica.” Anche per il Parco Antonelli, Pierotti ha una proposta. Riferisce infatti “di avere chiesto all’attuale amministrazione di affidare il Parco nelle mani dei numerosi disoccupati cinquantenni di Civitavecchia, attraverso l’assegnazione di almeno sessanta borse lavoro per tirocinanti. Tuttavia l’Amministrazione sul punto ha risposto che in futuro verranno fatti bandi di gara per il Terzo Settore.”
Quanto al tema dell’emergenza abitativa, ha continuato Pierotti, “il Movimento è presente e fa sentire la sua voce schierandosi al fianco di coloro che non hanno più una casa. Vi sono almeno quindici famiglie che vivono in situazioni di emergenza: in macchina oppure ospiti di parenti e amici. Certamente, non possono andare avanti così per molto. Quindi ci battiamo per la costruzione di nuove case popolari, ma l’amministrazione comunale fino ad oggi non ha dato i permessi all’ATER per costruire. In merito alla privatizzazione dell’acqua pubblica, siamo nettamente schierati con l’amministrazione comunale.”
Da quanto tempo lotta per il sociale? “Da sempre – risponde Pierotti, che conclude deciso così – Civitavecchia è una città dalle grandi potenzialità anche se non capisce perché da quaranta anni porto e città sono diventate due realtà diverse e fra loro contrapposte.”