“Pene d’amore perdute” al Traiano

teatro traianoCIVITAVECCHIA – Per il cartellone delle Creatività Teatrali, presso il Teatro Comunale Traiano, giovedì 3 marzo andrà in scena lo spettacolo “Pene d’amor perdute” di W. Shakespeare per la regia di Alvaro Piccardi. Lo spettacolo, che sta riscuotendo un grande successo di critica e pubblico, eseguirà un mattinèe riservato agli studenti di Civitavecchia e un serale alle ore 21,00.
“Pene d’amor perduto” nasce come spettacolo conclusivo di un ciclo di due anni di studi di un gruppo di giovani atori dell’accademia del cinema “Act Multimedia”. Il regista Piccardi ha lavorato sul grande bardo per tutti e due gli anni di corso, in particolare sul “Sogno di una notte di mezza estate” il primo anno e appunto su “Pene d’amor perdute” il secondo.
La commedia è tra le prime scritte dal Bardo. Sebbene se ne ignori l’esatta data di composizione, è consuetudine collocarla tra gli anni 1593 e 1596. L’ambientazione curtense e il complicato intreccio di parole e dialoghi della quale è composta fanno pensare che l’opera fosse indirizzata ad un pubblico colto e aristocraticamente elevato. A maggiore fondamento di tale ipotesi, è da ricordare che dal 1592 al 1594 imperversò a Londra la peste e l’opera potrebbe essere stata composta per allietare le giornate della corte di Elisabetta I, costretta quasi alla clausura per non contrarre l’infezione.
La trama è leggera, vivace e piea di adorabili “complicazioni”:  il re di Navarra e tre suoi gentiluomini fanno voto di star lontani per tre anni dalle tentazioni del mondo dandosi unicamente a piaceri filosofici: quando arriva in visita diplomatica la principessa di Francia con tre damigelle, scatta la chimica delle attrazioni reciproche, vietate, stuzzicate dal patto di astinenza maschile, assecondate di nascosto e infine apertamente accettate dai protagonisti. L’intarsio dei corteggiamenti multipli ha reso, a ben guardar, “Pene d’amor perdute” resta tuttora uno dei testi di Shakespeare meno rappresentati sui palcoscenici italiani.
Piccardi e la sua giovane squadra hanno raccolto la sfida con grande entusiasmo e professionalità presentando questo che è un lavoro “essenzialmente sul tempo, che sembra bruciare la vita in un attimo” come ha detto lo stesso regista, “per vincere il tempo il Re di Navarra e i suoi scelgono di immortalare il tempo”; ma il tempo della vita fa altri giri evidentemente, ed altre leve lo muovono e lo eccitano, tra cui appunto le “Pene d’amore”…. “perdute”.

Simone Pazzaglia