“Ogni volta che guardi il mare”, straordinario monologo di Mirella Taranto

CIVITAVECCHIA – “Ogni volta che guardi il mare” è uno straordinario monologo scritto da Mirella Taranto e liberamente ispirato alla vita di Lea Garofalo, che la sua vita l’ha donata alla lotta contro la ‘Ndrangheta. Portato la scorsa settimana sul palco del Nuovo Sala Gassman dalla regia di Riccardo Benedetti e con gli allievi della “Sostanza artistica Blue in the Face”, il toccante monologo è stato interpretato splendidamente da una emozionante Rachele Giannini.

Una casa lontana, in Calabria, protagonista di generazioni di omertà, viene spezzata dalla forza di una donna che in silenzio non ci sa stare e che per salvare la figlia Sara da quella vita di silenzi forzati e criminalità, lotta contro il suo stesso marito fino alla morte. La sua storia viene raccontata dalle parole di Sara, tornata in quella casa abbandonata dopo una vita di fuga e di processi, in una città che non le appartiene, ma che è così legata a lei da quel mare azzurro e dal profumo dell’origano. Sara racconta di una donna forte e fragile, di tentativi di omicidio e di un padre senza scrupoli, che infine è riuscito a portarle via la madre in una città lontana e senza mare.

Il monologo di Mirella Taranto è un testo dalla forza straordinaria, di quelli che ti muovono l’anima, ma ha bisogno di un’interprete altrettanto straordinaria per essere portato degnamente in scena e la forza di Rachele Giannini è senza paragoni. La protagonista dona allo spettacolo una linfa vitale inesauribile, formicolio che emoziona e che non fa risuonare a vuoto le parole di rabbia e di dolore, che una storia come questa contiene. Rachele Giannini è la lacrima che cade, il brivido lungo la schiena di una storia straziante, che purtroppo è tanto vera quanto il mare blu della Calabria e il profumo del suo origano.

Lorenzo Piroli