CIVITAVECCHIA – La scena è quella tipica di una classica festicciola adolescenziale, al termine della quale tutti si danno alla fuga e nessuno si preoccupa di pulire. Ma i protagonisti della vicenda in questione sono un po’ più grandicelli e dovrebbero mostrare in questo caso maggiore educazione e senso civico. Così basta affacciarsi sulla spiaggia del Pirgo per capire di cosa stiamo parlando. Terminata la stagione estiva, smantellato lo stabilimento, quello che rimane è infatti una immensa discarica a cielo aperto. Tra “pezzi” di gazebo e balere ancora da portare via, o forse dimenticate, o peggio abbandonate, si può trovare di tutto: sedie in vimini, tavole, porta ombrelloni di cemento accatastati l’uno sull’altro, postazione da bagnino, tavolini, contenitori… e poi rifiuti di ogni genere; bottiglie, buste, lattine, scatoloni, cartacce, stracci, tappi ecc. ecc. E infine tantissimi vetri, sparsi per ogni dove e molto pericolosi, così come i quadri elettrici aperti e i fili scoperti. Uno scenario squallido e desolante che ha trasformato in pochi giorni un tratto di lungomare pulito e decoroso in una pattumiera.
Segno che i gestori del Pirgo Club, che questa estate hanno avuto in concessione la spiaggia, una volta andati via non si sono affatto preoccupati di lasciare pulito e in ordine lo spazio che gli era stato assegnato. Così come nessuno dalle parti di Palazzo del Pincio sembra si sia preoccupato di rammentargli la buona educazione e far provvedere alla pulizia della spiaggia. E’ normale che una spiaggia venga lasciata in simili condizioni? E si dovrà assistere per caso all’ennesimo scarica barile su chi ha la responsabilità di pulire l’arenile?
In attesa di una qualche risposta parlano per tutte le facce sbigottite dei turisti che passeggiano sul lungomare e leggono interessati le didascalie sulla storia del Pirgo, salvo poi osservare quasi con ribrezzo la discarica sottostante e guardarsi bene dallo scendere a fare una passeggiata. Come a dire: c’è chi fa di tutto per portare un po’ di turismo a Civitavecchia, e chi sembra invece fare di tutto per farlo scappare a gambe levate.