Tarquinia. Sgomberato immobile occupato abusivamente

TARQUINIA – “Siamo ospitali con i cittadini stranieri che lavorano e rispettano le regole, ma con chi non le rispetta italiano o straniero che sia non siamo tolleranti”.
Interviene così il primo cittadino tarquiniese in merito allo sgombero di un immobile operato dal personale della polizia locale e dai carabinieri, in via Fontana delle rose. “L’ordinanza di sgombero – spiega Mazzola – è stata decisa per motivi igienico- sanitari, per mancanza di agibilità della struttura, invece abitata. Ma non è la prima volta che siamo costretti a questa azione. Infatti già nel marzo del 2010 questo immobile era stato sgomberato per gli stessi motivi, oggi siamo costretti di nuovo a ripetere l’ordinanza, dopo innumerevoli proteste da parte dei cittadini e segnalazioni ricevute dalle forze dell’ordine e dal comune”. Il sindaco tiene però a sottolineare come questa amministrazione sia favorevolmente propensa all’accettazione degli stranieri, vedi l’ultima deliberazione dell’assise consiliare riguardo lo “ius soli”: “Non si gridi perciò al razzismo – spiega Mazzola – al contrario, penso che l’apporto multiculturale sia di estremo giovamento per una realtà sociale e il Sindaco insieme alla sua città vuole essere molto ospitale, ma solo con tutti coloro che vi vogliono risiedere nel pieno rispetto delle regole e delle norme e questo non vale solo per gli stranieri, ma anche per gli italiani. E’ quindi ben accetto chi viene qui per lavorare, ma non chi viene per vivere di espedienti, ben accetto chi paga l’affitto al contrario chi crede di sfruttare la situazione. Qui a Tarquinia c’è una buona comunità di romeni, che è onesta e lavora, ma c’è anche una piccola etnia che da tempo crea problemi e questo non è più accettabile”.
Il sindaco lancia infine un appello anche ai suoi concittadini: “Vi invito ad una accoglienza giusta dello straniero – conclude – noi dobbiamo essere da esempio per la legalità e quindi vi prego di non affittare al nero gli appartamenti o stabili che non possono considerarsi case. Un altro appello è quello di accettare di buon grado lo straniero per le attività lavorative, ma si devono anche mettere tutti in regola. Se si vuole la legalità e la giustizia anche noi dobbiamo agire correttamente”.