Tarquinia. “Mazzola inaffidabile per il fronte del no al carbone”

comune tarquiniaTARQUINIA – Mazzola piagnucola e si lagna al vento per l’esclusione dal tavolo di confronto tra Enel ed il comune di Civitavecchia in un patetico tentativo di farsi invitare dal colosso energetico che ha ben altre preoccupazioni che la tutela della salute dei cittadini, ovvero trovare alleanze nei comuni limitrofi per riuscire a mangiare nel piatto delle compensazioni.
Al dunque c’è un sindaco di Civitavecchia che potrà limitare drasticamente la portata inquinante della centrale a carbone di Civitavecchia, ed un primo passo lo ha fatto presentando le 37 criticità ad Enel, di cui molte già rivendicate dal Movimento No coke al tavolo del Ministero per il rinnovo dell’AIA.
Ora la partita è aperta: Tidei riconferma anche al Green Day Live contro la megadiscarica di non voler monetizzare i danni alla salute, vediamo come proseguirà in questo percorso; ma, come per l’Ilva di Taranto, nessuno provi a mistificare: il carbone uccide, eccome! Fa un morto al giorno come ha dimostrato lo studio di Greenpeace, inutilmente attaccato da Enel SPA che ha perso la causa e la faccia.
Mazzola inizi a smetterla di giocare con i soldi delle compensazioni e si occupi, invece, come il suo ruolo richiederebbe, della salute dei cittadini. Ci domandiamo quali azioni ha posto in essere negli ultimi 5 anni per difendere la salute e l’economia di Tarquinia? Dormiva oppure aveva paura di perdere i soldi delle compensazioni di Enel.
Oggi Mazzola chiede un fronte unico contro il carbone non rendendosi conto che quello c’è sempre stato, anche senza di lui, anzi malgrado lui; un fronte che non ha mai smesso di lottare, anche nel silenzio colpevole delle istituzioni, Mazzola ed il suo compare Moscherini in primis, e che ha continuato a chiedere giustizia denunciando le inadempienze dell’ente energetico, rappresentate oggi nelle 37 criticità.
Mazzola non conosce le criticità, perché non ha mai voluto incontrare il Movimento No Coke né ascoltarne le ragioni, perché non si è mai preoccupato per l’inquinamento massiccio che denunciavamo ed ha preferito giocare con quel carrozzone chiamato Consorzio per la gestione dell’osservatorio ambientale dei sindaci, che, nonostante sia stato sconfessato dal Ministero e dalla Regione Lazio, ha continuato a spendere soldi senza produrre e/o controllare nulla né, tanto meno, pretendere almeno il rispetto dei limiti imposti dall’AIA.
I giorni in cui si poteva far fronte unico, sono lontani, con Mauro Mazzola nessun fronte unico è possibile, lui è inaffidabile e, come ha fatto 5 anni fa, potrebbe tradire di nuovo, ancora una volta per monetizzare una lotta, che oggi gli farebbe comodo riavere ai suoi comandi. Noi non alzeremo il prezzo a nessuno, vada da solo in piazza, ma anche in Procura e nelle sedi competenti, e ci dimostri che realmente vuole salvaguardare la salute di tutti.
Per il Bene di Tarquinia non è un prodotto elettorale; c’era prima delle elezioni e ci sarà ancora al fianco dei cittadini, con grande dispiacere del sindaco, che si preoccupi piuttosto di tutte quelle promesse elettorali che oggi non può più mantenere, compresi i soldi delle compensazioni evaporate prima delle elezioni.

Lista civica “Per Il Bene di Tarquinia”