Cerveteri. In Consiglio comunale coi cerotti…

CERVETERI – Singolare protesta degli esponenti del Comitato di zona di Borgo San Martino che lo scorso 30 novembre hanno assistito al Consiglio comunale con un cerotto in bocca in segno di protesta contro le decisioni prese in merito alla localizzazione dell’ennesima antenna in zona San Martino–Valcanneto. Una decisione ritenuta in netto contrasto con il regolamento comunale per la disciplina delle istallazioni delle stazioni radio base per telefonia mobile e telecomunicazioni nel territorio di Cerveteri.
“La protesta – ha spiegato il Presidente del Comitato, Luigino Bucchi – vuole sottolineare inoltre, che i cittadini hanno il diritto di sapere, e l’amministrazione pubblica il dovere di informare. Il tentativo di ‘intimidazione’ da parte di amministratori pubblici sui social contro chiunque divulghi notizie relative all’’affare’ antenna. Chiediamo: l’immediata sospensione dell’iter di istallazione e riesame dell’intera pratica e documentazione che appare a nostro avviso poco approfondita e a tratti carente”.
Ma non solo. Dal comitato parte anche un’altra raffica di quesiti sui quali invocano risposte da parte dell’Amministrazione Pascucci.
“Quando si sono svolti gli incontri pubblici informativi con società richiedenti l’istallazione e le popolazioni e associazioni interessate come previsto dall’art. 6 del regolamento comunale?
Quante concessioni e sub concessioni per l’istallazione di impianti radio base sono state rilasciate nel comprensorio di Borgo San Martino ed in particolare nel tratto di Via Doganale dal Km. 0 al Km. 7?.
Dove sono state istallate le centraline di rilevamento per il monitoraggio continuo delle emissioni elettromagnetiche e relativi risultati h24, come previsto dal regolamento comunale per la disciplina delle istallazioni delle stazioni radio base per telefonia mobile e telecomunicazioni nel territorio di Cerveteri art.2, deliberazione n° 28 del 7/2/2008 e successive modificazioni deliberate dal Consiglio Comunale, n° 38 del 16/06/2011?
Quali sono i risultati dei rilevamenti effettuati agli impianti esistenti da parte di ARPA Lazio, ed in particolare quali sono i valori registrati lungo via Doganale dal Km. 0 al Km. 7 e lungo via Valle del Canneto intero tratto?.
Quando e quante volte l’Amministrazione comunale ha fatto eseguire controlli senza preavviso agli impianti esistenti sul territorio per verificare l’efficienza degli impianti stessi come previsto dall’art 7 punto: e, del regolamento comunale?.
Per quale motivo non sono state messe a disposizione del richiedente aree pubbliche a suo tempo individuate come da delibera del Consiglio Comunale, e comunque disponibili nelle vicinanze del luogo privato indicato che risulterebbe terreno agricolo non di un cittadino qualsiasi ma di proprietà di un consigliere comunale?.
Quali iniziative sono state avviate da codesta Amministrazione (al fine di evitare il venirsi a creare di un triangolo di impianti), volte a favorire la condivisione di siti già in uso ad altri gestori come previsto dall’art. 8 punti: g – i. e art. 3 dell’allegato relativo a : linee guida per la redazione e l’aggiornamento del piano delle istallazioni per radiotelecomunicazioni nel territorio di Cerveteri?
Quando è stato nominato e chi fa parte del gruppo ad hoc che collabora con gli uffici comunali preposti per la tutela della popolazione da esposizioni a campi elettromagnetici?
Quali misure ha adottato codesta Amministrazione per tutelare e risarcire i cittadini che oltre al problema prevalente di dover proteggere la propria salute risentono di un peggior impatto visivo dell’ambiente circostante? E’ infatti indiscutibile che tutti e due gli aspetti concorrono a diminuire il valore dell’immobile vicino alle antenne. In relazione al decremento del valore dell’immobile, dovuto alla vicinanza di antenne, sembra infatti, giustificato richiedere un indennizzo sia al gestore di telefonia che al proprietario del sito che ha dato in affitto la sua proprietà per l ‘istallazione dell’antenne. Sembra anche giustificato richiedere al comune, che ha dato la concessione per motivi di pubblica utilità, la detassazione delle imposte comunale
Quali misure ha adottato codesta Amministrazione per tutelare e risarcire i cittadini che oltre al problema prevalente di dover proteggere la propria salute risentono di un peggior impatto visivo dell’ambiente circostante? E’ infatti indiscutibile che tutti e due gli aspetti concorrono a diminuire il valore dell’immobile vicino alle antenne. In relazione al decremento del valore dell’immobile, dovuto alla vicinanza di antenne, sembra infatti, giustificato richiedere un indennizzo sia al gestore di telefonia che al proprietario del sito che ha dato in affitto la sua proprietà per l’istallazione dell’antenne. Sembra anche giustificato che il comune, che ha dato la concessione per motivi di pubblica utilità, provveda a compensare con maggior servizi la popolazione limitrofa”.