CIVITAVECCHIA – Il Segretario Federale di Fiamma Tricolore Gabriele Pedrini interviene a proposito delle recenti notizie apparse sulla stampa locale circa la verifica dei quantitativi di amianto presenti nel fabbricato di Fiumaretta, quantità definita “compresa nei limiti di tolleranza”. Già lo scorso anno lo stesso Pedrini aveva sollecitato l’Assessore all’Ambiente Leonardo Roscioni a farsi promotore di tutte le iniziative idonee per iniziare a porre rimedio ad una situazione comprensoriale definita da Pedrini “disastrosa per quanto concerne la presenza di amianto abbandonato ed in stato di degrado sull’intero territorio e sempre denunciata dallo scrivente negli ultimi 15 anni. Non si è mossa una foglia – continua il Segretario di Fiamma Tricolore – dopo un’iniziale annuncio del varo di un piano teso a bonificare dall’amianto l’ambiente. Oggi anche nell’ex impianto di Fiumaretta si è scatenata la Crociata dell’Amianto sui luoghi di lavoro. Crociata che ha coinvolto le maggiori sigle sindacali e il Sig. Cosimi, ma nessuno dei politicanti locali ha avuto il fegato di commentare la sentenza storica con la quale il Tribunale di Torino il 14 febbraio u.s., su richiesta del Pm Dr. Guariniello, ha condannato i proprietari della fabbrica Eternit di Casale a ben 16 anni di reclusione per disastro doloso e al risarcimento di 95 milioni di euro per le vittime dell’amianto”. Pedrini ritiene sia forse giunto il momento di recarsi in Procura per depositare un esposto in merito “all’inerzia dei responsabili alla sicurezza ambientale di fronte al problema rappresentato dall’amianto sparso per il comprensorio ed abbandonato al degrado degli agenti atmosferici”. “Quello che sconcerta – conclude Pedrini – è che si tratta sempre degli stessi personaggi che suonano la diana sui problemi dell’ambiente, sulla necessità di porre rimedio in qualche modo ai danni arrecati all’intero ecosistema cittadino che tra il mercurio presente in mare, le emissioni dei fiumi del porto, quelle della combustione del carbone a Tvn e l’amianto sparso per ogni dove tutto è tranne che un ambiente salubre e vivibile…così come più volte viene indicato dai medici appartenenti alla Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente-Alto Lazio”.