CIVITAVECCHIA – Continua la pioggia di commenti dal mondo politico locale dopo la notizia “bomba” di ieri sull’accordo tra Alemanno e La Russa per realizzare la nuova discarica di Roma ad Allumiere. Una ipotesi che il Gruppo consiliare del Pd vede come un “colpo mortale” per il nostro territorio. “Le gravissime ripercussioni ambientali connesse all’insediamento della gigantesca discarica porteranno i nostri giovani all’inevitabile decisione di abbandonare questo sfortunato territorio un po’ come avveniva, per altri motivi, nelle zone depresse del profondo sud. Ma quello che è accaduto nel centrodestra ‘che conta’, deve farci capire quanto i vertici del PdL tengano in considerazione il nostro territorio e gli attuali amministratori del comune di Civitavecchia. La supposta sintonia tra la governatrice Polverini e la giunta Moscherini si era già rivelata un bluff alla luce del bilancio di previsione 2011 dove risultano evidenti i mancati finanziamenti regionali favoleggiati in campagna elettorale. Ma questo può anche essere l’indicatore dell’incapacità dei nostri amministratori nel muoversi con progetti adeguati ad ottenere i finanziamenti stessi. Quello che più ci irrita è il millantato credito di alcuni personaggi politici, senza arte nè parte, che ricoprono rilevanti ruoli pubblici in questa amministrazione proprio fregiandosi con la medaglietta di terminali politici del PdL che conta. Dove sono ora questi paladini di assessori regionali, di governatrici, di sottosegretari? Facciano sentire la propria voce e, soprattutto, facciano capire, con i fatti, da quale parte stanno”.
“Vorremmo che da oggi in poi la nostra città gridasse: e mo basta!” il commento invece dei Circoli cittadini di Rifondazione comunista, per i quali “nessuna motivazione o giustificazione può essere addotta per mitigare la scelta di installare il nuovo sito per lo smaltimento nel territorio di Allumiere. Inutile, ricordare al Sindaco di Roma si trova proprio ai confini della zona di Protezione speciale di cui alla direttiva 147/2009/CEE”.
E dura presa di posizione anche da parte del Comitato Piazza Pulita, che commenta così la vicenda: “I conti ci tornano e la somma fa 3: Governo, Regione Lazio e Comune di Roma, che in carne ed ossa sono rappresentati rispettivamente dal ministro della difesa La Russa, la governatrice del Lazio Polverini e il sindaco di Roma Alemanno. Alemanno ha il problema di chiudere la discarica di Malagrotta. Non individua nel territorio di Roma dei siti alternativi. Non stimola la raccolta differenziata dei rifiuti, soprattutto dell’umido. Non si preoccupa di richiedere un’impiantistica adeguata al trattamento della parte umida dei rifiuti, la parte che crea i problemi maggiori. Alemanno non fa niente di niente ed è tranquillo. Sa che Il suo amico La Russa potrà togliergli le castagne dal fuoco consegnandogli le chiavi di un terreno del demanio militare al confine tra Allumiere, Civitavecchia e Tarquinia. Un terreno sul cui utilizzo i Comuni interessati non potranno profferire parola perché ricadono sotto la giurisdizione militare. Bisogna risolvere un piccolo dettaglio: Roma, facente Ambito Territoriale a sé, non può smaltire i propri rifiuti fuori dal proprio territorio. Ed ecco la carta vincente: a novembre dello scorso anno la Giunta Regionale presieduta dalla Polverini con un colpo di bacchetta magica trasforma il territorio della regione Lazio in un unico Ambito. Morale: Roma potrà conferire i suoi rifiuti fuori dal proprio territorio. Non c’è che dire, un ottimo lavoro di squadra, un colpo da manuale”.
Il Movimento Freedom invita invece il Ministro La Russa a smentire l’accordo siglato con Alemanno per fugare ogni dubbio sulla scelta del sito di Allumiere. “L’intera situazione – ammonisce la Coordinatrice Fabiana Attig – deve però far riflettere sulla incapacità di interlocuzione che il nostro territorio ha con le massime autorità governative. Da oltre 50 anni l’alto Lazio è soggetto a logiche di sfruttamento industriale cadute dall’alto, da destra e da sinistra, che poco hanno portato in termini di occupazione, sviluppo, ricchezza e importanza territoriale strategica. Civitavecchia e l’hinterland, nei vari tavoli governativi, oggi purtroppo non contano nulla, perché non hanno degni rappresentanti”.
Secco no alla discarica anche dall’Assessore al Commercio e turismo Alessandro Maruccio. “Il sottoscritto – le sue parole – da quando ricopre questo incarico, sta spendendo gran parte delle sue energie e del suo tempo, insieme ai tanti operatori del settore, alle associazioni di categoria e a quanti credano seriamente nello sviluppo turistico, per cambiare volto a Civitavecchia, per farla diventare una città a vocazione turistica, per riuscire finalmente a trovare un’alternativa al sistema economico attuale, che è legato alle servitù energetiche; ed ecco che ci piomba sulla testa questa decisione pesante come un macigno, che dalle notizie, appare essere stata sottoscritta senza che gli enti territoriali fossero minimamente ascoltati. Non possiamo accettare tutto questo e, come egregiamente ha fatto il Sindaco Moscherini, non possiamo che rispedire al mittente tali sciagurate intenzioni nei confronti di questo territorio”.
Netta contrarietà infine anche dalla Pro Loco Civitavecchia, per voce del Presidente Fabrizio Delogu:, che dice: “Lavoriamo indefessamente nell’ambito della valorizzazione del territorio promuovendo a più non posso tutto il comprensorio. Non dimentichiamo che la nostra zona è già sofferente da un punto di vista ambientale. Questa, ed eventuali altre cose, aggraverebbero la situazione per il livello di qualità di vita per gli abitanti, ma sopratttutto per un progetto turistico presente e futuro”.
Infine Cgil, Cisl e Uil, nel rispetto dell’articolo 32 della Costituzione, che recita “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività chiedono a tutti i Sindaci del territorio di promuovere, rapidamente, un’assemblea pubblica invitando parti sociali, forze politiche, movimenti, associazioni, cittadini, al fine di costituire un Comitato per l’applicazione dell’articolo 32 e contrastare il progetto di discarica ad Allumiere.