CIVITAVECCHIA – Apprendo dalla stampa del duro sfogo dei cittadini della Borgata Aurelia, denominata nel sentire collettivo come città giardino e dei musicisti, che lamentano un disinteresse ormai consolidato dalla mancanza di azioni concrete da parte dell’Amministrazione comunale.
I cittadini pretendono giustamente più attenzione alle tante criticità più volte segnalate anche dal sottoscritto, che sono passate in cavalleria e buttate nel cestino del dimenticatoio. Tra le tante ne spiccano alcune di particolare rilevanza perché riguardano in particolare la sicurezza e l’incolumità delle persone che abitano e transitano regolarmente nella zona.
Il tema principale riguarda la viabilità, che merita un discorso a se, perché nella Borgata Aurelia sussiste una questione legata alla comproprietà del sistema viario, che ricordo è riconosciuto di pubblico transito, sul quale l’Amministrazione comunale potrebbe intervenire perché le vigenti normative di legge lo consentono, ma il tema è spinoso e quindi non è mai stato di interesse di questa Amministrazione che lo ha cestinato, come ha cestinato il progetto del miglioramento viario della Statale Aurelia incrocio via Fontanatetta, quello del semaforo intelligente incrocio via S. Agostino, quello del potenziamento dell’impianto di illuminazione e quello della strada chiusa da ormai cinque anni in zona industriale per la quale è stata avanzata dall’impresa costruttrice una proposta strategica di intervento mai accettata.
Poi c’è il tema delle radici superficiali dei pini con strade disastrate che andrebbero interdette alla circolazione, ed in ultimo il pino secco transennato da tempo che ancora fa bella mostra di sé il Piazza Piccolomini e speriamo che prima o poi non cada in testa a qualcuno.
Le erbacce nella Borgata fanno da cornice ad un quadro desolante per il quale i cittadini, ormai stanchi delle tante richieste presentate, oggi avanzano il loro duro e giusto sfogo.
Sarebbe ora di dare una risposta, nel bene e nel male, ma almeno i cittadini di Aurelia sapranno ufficialmente di che morte morire.
Mirko Mecozzi – Consigliere comunale Polo Democratico