“Le voci” di S. Marinella e l’amore per la lettura

SANTA MARINELLA – Si conclude con un notevole successo la stagione artistica dell’associazione di Santa Marinella “Le Voci”, che dopo essersi esibite presso la rinomata manifestazione di Tolfarte domenica 7 agosto, hanno terminato gli appuntamenti estivi con un suggestivo reading presso Piazza Trieste in occasione della “Notte delle Candele” per la ricorrenza di San Lorenzo. A chiarire meglio la natura e l’attività di questa associazione è la presidente, Carmen Minieri.

Da quanto tempo è nata la vostra associazione? Di chi è stata l’idea?

“L’associazione è nata sei anni fa su mia iniziativa dopo aver già intrapreso insieme ad altre dei laboratori di lettura in biblioteca, perciò siamo nate come una costola di quest’ultima. In seguito ci siamo dovute costituire in associazione per accedere alla possibilità di ottenere fondi e organizzare eventi al di fuori delle mura della biblioteca coinvolgendo tutta la città.”

Inizialmente qual era lo scopo dell’associazione?

“Siamo nate con lo scopo di aiutare la biblioteca, soprattutto nella presentazione dei libri; poi abbiamo esteso la nostra attività alla lettura per i bambini e per gli anziani non vedenti che risiedono nei ricoveri. I nostri laboratori erano volti proprio a questo, a promuovere e a diffondere l’amore per la lettura”.

Attualmente la vostra attività sul territorio si discosta molto da quella del principio?

“No le attività sono le stesse, continuiamo a leggere per gli altri e a partecipare alle presentazioni dei libri, come abbiamo fatto in biblioteca o anche presso il castello di Santa Severa; in aggiunta tuttavia, abbiamo voluto intraprendere l’organizzazione di reading da presentare in diverse location, concentrandoci ogni volta su una tematica sociale diversa. Abbiamo toccato il delicati temi dell’immigrazione, delle mura, esterne quanto spirituali, dei cambiamenti climatici e della violenza sulle donne. L’aspetto sociale, attuale o di attinenza territoriale che caratterizza la natura dei nostri eventi è fondamentale. Noi non scriviamo, leggiamo: dalle righe che ci appassionano traiamo delle letture che si focalizzino sul tema prescelto e ne sappiano esprimere tutte le differenti sfaccettature”.

In occasione del reading presentato a Tolfarte avete scelto la tematica della bellezza: perchè questo argomento?

“La bellezza ci è venuta in mente perchè avevamo letto qualcosa a proposito del degrado che ci circonda. In particolare in quel periodo ci aveva interessate una frase di Dostoevskij: “la bellezza salverà il mondo”. Da quella siamo partite alla ricerca di altre fonti di ispirazione letteraria, e abbiamo trovato degli articoli che professavano l’importanza del ruolo del mondo a cui spetta invece il compito di salvare la bellezza. Su queste basi abbiamo costruito la struttura del reading”.

Quali sono i mezzi di cui vi avvalete per ricercare le fonti?

“I libri. Noi come associazione siamo un gruppo di lettrici molto appassionate, una volta scelto un tema ci concentriamo su quello andando a leggere quanti più libri possibile per trarne le citazioni da condividere. Il lavoro sta nel selezionare insieme tutti i frammenti scelti e creare il copione. Nell’occasione di ogni reading infatti, pubblichiamo sempre la bibliografia affichè chi sia stato colpito da una lettura in particolare la possa ritrovare nel testo originale.”

Sembrate un gruppo molto eterogeneo sebbene affiatato; gli interessi personali di ognuna di voi incidono sulla scelta delle letture?

“Certamente: tra di noi c’è un’insegnante di matematica che ogni volta fa emergere l’aspetto più tecnico-scientifico del tema, c’è chi è appassionato di poesie e preferisce esprimersi in versi, c’è chi è affascinato dalla narrativa e porta alla nostra attenzione romanzi sempre diversi. Forse la peculiarità dei reading risiede proprio in questo, nell’esprimere le nostre personalità attraverso le parole degli scrittori che intendiamo condividere”.

La vostra formazione attuale corrisponde a quella originaria? Siete eventualmente aperte a nuove adesioni?

“Il nucleo principale è rimasto sempre lo stesso, anche se recentemente abbiamo accolto di buon grado nuove voci che hanno incrementato il gruppo. Ci siamo conosciute tutte qui in biblioteca nell’occasione dei laboratori di lettura e questa passione ci ha portate a dove siamo ora. Chiaramente ci farebbe molto piacere espanderci e raccogliere altre accanite lettrici che abbiano come noi lo stesso amore per la cultura e la stessa voglia di divulgarla”.

Che progetti avete per il futuro?

“Ci hanno chiesto di ripetere degli eventi presso il castello di Santa Severa, ma ancora non sappiamo quali tematiche presenteremo. Noi vorremmo invece prendere parte ad un’iniziativa della Regione Lazio per diffondere dei reading proprio sulle biblioteche, sulla loro importanza e sulla loro storia, raccontate nella letteratura. Per quanto concerne Santa Marinella, abbiamo intenzione di presentare qualcosa in teatro, fondi permettendo, prima della fine dell’anno”.

Giordana Neri