“Che nessun consigliere regionale uscente venga ricandidato”

regione lazio (2)CIVITAVECCHIA – La ex presidente – sindacalista della martoriata Regione Lazio, aggiunge al danno la beffa della grottesca teatralità con cui tenta a tutti i costi di rimanere abbarbicata al cammino delle poltrone eccellenti, superando i limiti stessi della decenza.
Consenziente o incapace, ai fini della gestione del denaro pubblico il risultato non cambia.
Mentre i cittadini del Lazio venivano vessati da ogni sorta di addizionale, dai ticket sanitari, dalle diarie sulla benzina più alte che nel resto del paese, l’amministrazione regionale presieduta dalla inconsapevole Polverini dirottava verso indirizzi di non pubblica utilità cifre quasi degne di un piano di rientro della sanità.
Sull’impiego che i consiglieri di maggioranza hanno fatto di quel denaro, le prime pagine dei giornali sembrano non lasciare grosso spazio all’immaginazione, mortificando ancora una volta la nostra immagine nei confronti del mondo intero.
Ma della manna distribuita dall’amministrazione Polverini hanno beneficiato tutti i gruppi presenti nel Consiglio Regionale del Lazio, siano essi di maggioranza che di minoranza, con la sola eccezione dei radicali, a quanto risulta.
E se la distinzione tra la quantità delle somme impiegate e la qualità del loro utilizzo, potrà tornare utile a tacitare qualche coscienza, va ribadito che ai fini della gestione del denaro pubblico il risultato non cambia.
Come militanti della sinistra, rifiutiamo di essere assaliti dall’onda del dubbio sul tipo di presenza nel territorio organizzata dai nostri rappresentanti nel consiglio regionale, sulla cui onestà non poniamo certo ipoteche.
Ma al tempo stesso rifiutiamo anche il solo concetto che rappresentanti della sinistra, impegnati tra l’altro nella battaglia contro i vitalizi proprio dei consiglieri regionali, abbiano potuto ritenere che cifre di tale portata potessero essere dirottate dalle tasche dei cittadini ai cosiddetti “costi della politica”, conferendo il loro tacito avallo ad un sistema che rappresenta l’onta della politica e delle istituzioni.
Il danno prodotto in termini sia etici che economici al bene pubblico, si coniuga direttamente con il danno politico, aprendo il varco verso il precipizio dell’antipolitica.
Per questo, come militanti, dirigenti e simpatizzanti della sinistra, prendiamo le distanze da una condotta che consideriamo non responsabile e chiediamo: che nessuno dei consiglieri presenti attualmente in consiglio venga ricandidato; che parti politiche e sociali si impegnino a verificare la possibilità di un congelamento delle liquidazioni da versare a consiglieri ed assessori regionali uscenti, valutando ipotesi di reimpiego di tali somme in un alleggerimento della spending review per i cittadini del Lazio.
L’improrogabile necessità di un rinnovamento della politica e di un recupero di consensi e credibilità, passa necessariamente attraverso atti di forte impatto e responsabilità da cui la sinistra e chi la rappresenta non può in alcun modo sottrarsi.

Lucia Bartolini