CIVITAVECCHIA – Ieri sera, nell’amabile cornice del Teatro Nuovo Sala Gassman, il Laboratorio di teatro e scrittura creativa dell’Università della terza età, diretto dalla nostra regista Anna Baldoni, ha presentato Canto di Natale di Charles Dickens ed un Recital di poesia e prosa sui temi del Natale e su alcune figure femminili, come Filumena Marturano e Mirandolina, che, ancora oggi, con la forza delle proprie idee e la fiducia nelle proprie capacità, offrono a tutte le donne un modello di autodeterminazione per svincolarsi da ogni soggezione. Ancora una volta si sottolinea la disponibilità del Teatro Gassman, nella figura di Enrico Maria Falconi e di tutto il suo Staff, nell’assecondare iniziative legate al sociale ed alla creatività, come in questo caso.
Del resto la sala è propriamente un angolo ove l’estro incontra la cultura, con risultati encomiabili. Un elogio a parte merita la classe di attori che si è esibita in maniera efficace, accettando anche la sfida lessicale, in quanto alcuni testi, provenienti da vari dialetti, si rivelavano all’udito – e quindi anche alla pronuncia – alquanto impegnativi, per chi utilizza un diverso codice di comunicazione.
Colpisce in queste persone di età la loro scelta di vita che le induce a ricercare, anche avanti negli anni, luoghi di apprendimento e di condivisione, requisiti che tutta la letteratura medica indica come indispensabili ad arrestare il declino della mente. Il Presidente di Uni 3, Alberto Cozzella ed i suoi collaboratori, tutti uniti da un impegno di puro volontariato, offrono un prezioso servizio alla città, il quale va ben oltre l’aspetto di umana vicinanza tra gli iscritti, proponendo percorsi didattici per le Lingue – compreso il russo – la ginnastica, il teatro, la musica, l’ambiente, il cinema, la letteratura ecc. La professionalità di Anna Baldoni, poi, merita gli elogi più alti.
Infaticabile, straripante energie, piena di entusiasmo, la stessa ha costruito con filo paziente il suo lavoro. Durante le prove ha occupato il palco per mostrare a ciascuno ruolo e posizione sulla scena, con un tale impegno anche fisico da lasciare stupefatti. Alla fine è solo merito suo se improbabili attori, alcuni più che novantenni, abbiano potuto esibirsi come un gruppo omogeneo e convincente, che il pubblico ha molto apprezzato. Grazie Anna.
Fortuna Della Porta