“Attenzione alle sbarre anti-camper: il Comune rischia grosso”

frasca2CIVITAVECCHIA – L’apposizione delle classiche sbarre che limitano l’accesso ai camper in alcune zone turistiche e l’installazione dei relativi segnali non sono previste da alcuna disposizione di legge. Lo hanno confermato sia il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che il Ministero dell’interno. La sbarra
limitatrice d’altezza non può essere considerata dissuasore di sosta come definito dall’art. 180 del regolamento di esecuzione e attuazione del codice della strada; il dissuasore, infatti, va utilizzato nei luoghi in cui la presenza di ostacoli al di sopra della carreggiata rende necessario impedire il transito (non la sosta) di veicoli alti. Pertanto, in mancanza di valide ragioni connesse alla tutela del patrimonio stradale o ad esigenze di carattere tecnico, questa tipologia di divieto è illegittima e configura inosservanza di norme giuridiche. L’installazione di sbarre limitatrici d’altezza costituisce un serio pericolo per la circolazione, che può anche compromettere l’efficace intervento dei mezzi di emergenza come autoambulanze e mezzi di primo soccorso.
Sono altresì in contrasto con il codice stradale anche i divieti di transito per i veicoli aventi una certa altezza, larghezza, lunghezza o massa soltanto per alcune categorie di utenti. Infatti, nessuna deroga per dimensione o massa può essere concessa se il provvedimento di limitazione della circolazione è legato alle condizioni geometriche o strutturali della strada. In caso di inadempienza, le responsabilità civili e penali ricadono sul gestore della strada, che potrebbe essere chiamato a rispondere anche di danno erariale
davanti alla Corte dei Conti.

Gianni Piccilli – Presidente della Federcampeggio