La CPC replica a Musolino: “Il lavoro per noi è sacro”

CIVITAVECCHIA – “Come Consiglio di Amministrazione della Compagnia Portuale Civitavecchia, a seguito dell’audizione odierna in Consiglio comunale del Presidente dell’Autorità di Sistema portuale, Dott. Pino Musolino, ci preme precisare alcuni dettagli che sicuramente per mancanza di tempo sono stati omessi dallo stesso, ma che sicuramente chiariscono la natura e la provenienza dei contributi ricevuti dalla CPC.

I contributi a cui ha fatto riferimento il Presidente Musolino sono stati creati dallo Stato (Governo e poi Parlamento) per tutelare la specialità del lavoro portuale e la necessaria continuità della catena di approvvigionamento nazionale in ambito portuale durante il Covid. Derivano dall’art. 199, comma 1, lett. b del Decreto-legge 9 maggio 2020, n. 34 convertito con modificazioni dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77 e s.m.i. in cui vengono autorizza le Autorità di sistema portuale a: «[…] a corrispondere, nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e nel rispetto degli equilibri di bilancio, al soggetto fornitore di lavoro portuale di cui all’articolo 17 della legge 28 gennaio 1994, n. 84, un contributo, nel limite massimo di 4 milioni di euro per l’anno 2020, di 4 milioni di euro per l’anno 2021 e di 2 milioni di euro per il periodo dal 1°gennaio 2022 al 30 giugno 2022 […]in relazione a ciascuna giornata di lavoro prestata in meno rispetto al corrispondente mese dell’anno 2019 […]».

Per le Autorità di sistema portuale (soprattutto quella di Civitavecchia) che non avevano risorse economiche disponibili a legislazione vigente per l’anno 2020, lo Stato aveva disposto un fondo economico collegato dell’allora Ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili.

La Regione Lazio, nel novembre 2020, dopo nostre interlocuzioni e su istanza dell’AdSP, faceva un anticipo alla stessa per consentire l’erogazione dei contributi, dal momento che l’Autorità era priva di proprie risorse disponibili. Pertanto, e in estrema sintesi, per l’anno 2020 l’AdSP ha erogato esclusivamente i contributi previsti da una Legge nazionale (quindi vigente per tutti i porti italiani), anticipati dalla Regione Lazio, che ringrazieremo sempre, e garantiti da un Fondo Ministeriale: neanche un centesimo è gravato sulle casse dell’Ente portuale.

Per il 2021, anche a seguito di modificazioni normative, l’AdSP aveva inizialmente richiesto la proroga della restituzione dell’anticipo regionale del contributo 2020 per avere soldi in cassa atti ad essere erogati alla Compagnia Portuale. Non entrando troppo in tecnicismi amministrativi-contabili degli Enti pubblici, a seguito di ulteriori richieste nostre e dell’AdSP, il Consiglio Regionale del Lazio approva una norma (collegato legge di stabilità 2022) che autorizza la spesa con stanziamento della stessa cifra dell’anticipo in argomento all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro settentrionale per l’annualità 2024. In pratica anche qui, quindi, grazie al credito che si è creato con la Regione Lazio a valere dal 2024, non un centesimo graverà sulle casse di Molo Vespucci.

Attendiamo fiduciosi, invece, che venga erogato il contributo per l’annualità del 2022 (quello di assoluta competenza e volontà dell’AdSP), che sicuramente vista la solerzia del Presidente Musolino nell’esporre cifre e dati nella massima assise comunale, non tarderanno, sicuramente, ad essere erogati.

Non abbiamo invece ascoltato, ma sicuramente eravamo distratti, i dati relativi ai contributi che l’Autorità di Sistema Portuale ha erogato alle società di interesse economico generale. Contributi che, dal nostro modo di vedere, sono giusti perché hanno salvaguardato il livello occupazione di quelle società. Il lavoro per noi è sacro, e lo dimostriamo da oltre un secolo con i fatti.

Per quanto riguarda invece l’intervento dell’attuale assessore pro-tempore Dimitri Vitali purtroppo, e malincuore, non abbiamo tempo di spiegargli la differenza che corre tra un contributo a fondo perduto di carattere nazionale erogato ex lege dalle Autorità di Sistema portuale per le perdite di giornate lavorative causa Covid (e successivamente guerra in Ucraina) e la volontà dell’AdSP di aumentare una sovrattassa addizionale che porterebbe il nostro porto ad avere una tassazione complessiva di euro 2,53 a fronte dello 0,7969 di Livorno ed euro 0,8969 di Napoli.

Per il resto, e rimanendo nei temi del Consiglio comunale, come Compagnia Portuale Civitavecchia siamo vicini e solidali, come sempre, ai colleghi lavoratori della PAS che giustamente vogliono veder riconosciuto un futuro sicuro e soprattutto dignitoso circa il proprio lavoro.

Infine, ci preme ribadire che la casa della Compagnia Portuale Civitavecchia è sempre aperta, da 126 anni a questa parte, anche per chi volesse imparare l’”abc” della portualità. Ne saremo lieti”

Patrizio Scilipoti, Presidente

Mirko Arcadi, Vicepresidente

Alessio Lucaroni, Consigliere

Claudio Biferini, Consigliere

Luca Gargiullo, Consigliere