Hcs, buco enorme e posti di lavoro a rischio

CIVITAVECCHIA – Sembrano ore decisive per il futuro di Hcs e delle Sot. Nella giornata di ieri 13 marzo, i Liquidatori di HCS, Argo, Città Pulita e l’Amministratore di Ippocrate Srl hanno cercato, tramite un comunicato stampa, di chiarire la situazione in relazione alla crisi del gruppo: i conti  sono migliorati del 40% rispetto alla situazione del 2012, questo grazie ad una riorganizzazione delle attività ed al contenimento dei costi di gestione, con particolare riguardo ad una drastica riduzione della spesa per consulenze e forniture a ad un consistente abbattimento della spesa per personale. Malgrado questo, il gigantesco indebitamento che grava sulle società del gruppo HCS rimane, e solo iniziative più incisive possono veramente modificare la situazione. Di queste iniziative si sarebbe parlato, oggi 14 marzo, in una riunione in Regione presso l’Assessorato al Lavoro, insieme ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, per formulare delle proposte per un definitivo risanamento del gruppo HCS. Purtroppo se la situazione non porterà delle decisioni risolutive i Liquidatori si dicono pronti e costretti ad “una ulteriore ed indispensabile riduzione del costo del personale, sospensione immediata del pagamento delle voci retributive previste nella contrattazione di secondo livello, azzeramento di superminimi individuali, riduzione dei buoni pasto corrisposti al personale dipendente, dichiarazione degli esuberi presenti negli attuali organici ed assunzione dei provvedimenti conseguenti, riduzione dell’orario di lavoro degli addetti impiegati in alcuni settori, nuove valutazioni strategiche riguardo attività e servizi non produttivi ed estranee al core business del gruppo.” Per salvare le aziende, garantendo la continuità dei servizi pubblici locali salvaguardando il maggior numero di posti di lavoro possibile, è indispensabile che delle iniziative attuabili siano immediatamente attuate. “In caso contrario – aggiungono i Liquidatori – non saremo purtroppo in grado di garantire il pagamento degli stipendi sin dal corrente mese di marzo”.

Quello dei Liquidatori è stato subito visto, da parte di diversi sindacati, come un ultimatum nel caso in cui non si possa giungere in tempi brevissimi a delle iniziative attuabili per risanare l’azienda. Il Sindacato USB in merito al comunicato chiarificatore su HCS da parte dei Liquidatori della società esprime “forte dissenso per le dichiarazioni minacciose e ritorsive nei confronti dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali e della città intera”.

Dopo tante discussioni attraverso la stampa si è finalmente arrivati questa mattina all’incontro tra i dirigenti dell’assessorato al lavoro della Regione Lazio, il Commissario Prefettizio di Civitavecchia, il Liquidatore di HCS e le OO.SS. territoriali. La proposta dei sindacati, muovendosi dall’obiettivo di salvaguardare tutti gli attuali 400 posti di lavoro che insistono in HCS e nelle SOT, è di ampliare la sfera dell’attività delle municipalizzate, affinché questo avvenga vengono presentate tre proposte:
1) Investire – anche attraverso i fondi di “startup” messi a disposizione dalla Regione e fondi europei destinati ad implementare pratiche di corretto smaltimento dei rifiuti – per la raccolta differenziata spinta e per il porta a porta. Costruire ed affidare in gestione alle società partecipare un sito di stoccaggio omogeneo e coerente con la raccolta differenziata.
2) Dare in appalto, attraverso una convenzione regionale sostenuta da più comuni, alle municipalizzate di Civitavecchia, la pulizia delle spiagge di un ampio litorale comprensivo anche di Santa Marinella, Ladispoli e Cerveteri.
3) Ragionare – rispetto alla possibile sovvenzione di “patti territoriali” con fondi regionali ed europei – su servizi dedicati per mettere in relazione il porto, la città e il territorio di Civitavecchia. Alcune prime cose banali possono riguardare servizi di bus navetta tra il porto e la stazione ferroviaria e l’aeroporto di Fiumicino dedicati, prevalentemente, ai crocieristi. Sempre rispetto ai croceristi un progetto più ambizioso potrebbe contemplare, per le tante persone che decidono di non spostarsi su Roma, dei tour con bus – con guide e traduttori – per visite nel territorio di Civitavecchia e limitrofo, caratterizzato da innumerevoli ricchezze paesaggistiche, archeologiche e naturali, prevedendo anche percorso enogastronomici tesi a valorizzare i prodotti tipici locali.

Ancora, rispetto ai croceristi ed ai passeggeri delle navi, in genere, i sindacati chiedono alla Regione, “fuori dalle polemiche e dalla propaganda della politica che in questi giorni segna le cronache civitavecchiesi, di verificare la fattibilità di una piccola tassa (analoga a quella utilizzata dalle piccole isole) in termini di compensazione ambientale e – appunto – in ragione di una rete di servizi di ‘ingresso’ alla città e al territorio che le aziende partecipate dal Comune potrebbero svolgere”.
Per risanare economicamente le municipalizzate e ridurre il costo del lavoro, i sindacati, non ritenendo le soluzioni sostenute dai Liquidatori e amministratori di HCS valide, invitano a valutare la possibilità di operare nel solco delle esperienze che hanno caratterizzato, in Italia, altre vicende connesse a società partecipate in grave difficoltà economica. “Vanno cioè ricercate soluzioni, previste dalla legislazione,che liberino le municipalizzate e gli stessi cittadini dal debito pregresso”. Al termine della riunione i dirigenti dell’assessorato al Lavoro hanno dichiarato la disponibilità, confrontandosi anche con gli altri assessorati competenti, ad approfondire le proposte, hanno anche invitato il Liquidatore di HCS a non procedere con interventi unilaterali, per questo scopo è stata riconvocata  una nuova riunione presso l’assessorato al lavoro il 25 marzo.

I lavoratori interessati potranno esprimere il loro parere, se vogliono, durante l’assemblea,  organizzata da CGIL-CISL-UIL e USB, di lunedì 17 marzo alle ore 16 presso il Centro Anziani di Viale Palmiro Togliatti dove si discuterà delle proposte per risanare e rilanciare le municipalizzate, mantenendo il carattere pubblico di tale società e salvaguardando oltre 400 posti di lavoro.