Diamo un taglio all’intolleranza, alla violenza perché nello sport non c’è posto senza rispetto per l’avversario o per la competizione spinta fino al doping, sia da protagonista che da tifoso. In un mondo senza barriere non esistono nemici da battere ma sportivi coi quali mettere in gioco le proprie capacità . Noi tutti, voi giovani delle scuole superiori insieme agli insegnanti, possiamo cambiare. Impariamo a rispettare noi stessi e gli altri gareggiando in modo leale perché lo sport, come la vita, non è un video-game dove abbattere l’avversario.
Questi gli obiettivi che si pone “Vivere da sportivi”, la campagna di sensibilizzazione sul valore educativo dello sport per promuovere una cultura etica che individui nel ”binomio fair-play-sport” un modello di vita ed un codice di comportamento:
lo sport non solo come terreno di confronto agonistico ma come scuola di vita.
L’iniziativa propone inoltre un concorso video rivolto alle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia per veicolare tra i ragazzi e successivamente le loro famiglie e l’opinione pubblica il messaggio sui valori etici dello sport. Indirizzare le persone all’acquisizione di valori positivi di cui lo sport è portatore è uno straordinario mezzo di crescita personale, attraverso la sfida con se stessi ed il confronto con gli altri, focalizzando l’attenzione sulla condivisione delle scelte, sulla corresponsabilità, la non violenza, la sostenibilità, l’autodisciplina,la determinazione nel raggiungimento degli obiettivi, il rispetto delle regole e dell’avversario.