CIVITAVECCHIA – Una situazione non più sostenibile, è quanto sostiene il Comitato Pendolari Litoranea Roma Nord, sulla linea dei treni Civitavecchia – Roma tra croceristi con bagagli ingombranti, situazioni di caos e sovraffollamento, cambio binari e ritardi. Una situazione che richiede l’intervento dell’Assessorato alla Regione Lazio non più procrastinabile, di seguito il comunicato:
” Non bastano i Croceristi che con i loro mega bagagli occupano le sedute e spesso anche le porte di accesso, ci sono i pellegrini che in questo periodo affollano stazioni e treni, ci sono treni per viaggi delle Diocesi, ci sono i treni d’agenzia che effettuano servizio charter… tutti treni che creano confusione e sovraffollamento delle banchine che crea situazioni di pericolo e poco sicure per tutti. Più di una volta, ad esempio, il treno regionale che ferma a Roma San Pietro alle 16.50 (ma non è l’unico) è stato spostato dal binario 5 al binario 3, con avvisi dati all’ultimo momento, provocando così grossi spostamenti di pendolari tra banchine e sottopassaggi affollatissimi, creando confusione e pericolo per gli utenti che hanno denunciato forti difficoltà ad arrivare al treno “giusto”.
Per provare a risolvere il problema della convivenza di pendolari e croceristi Trenitalia si era attivata rendendo disponibile a tutti, abbonati compresi, il treno prima noto come “Civitavecchia Express”, pera anni fruibile solo su prenotazione ed a tariffa speciale, ma le sue caratteristiche di orario hanno reso questa soluzione decisamente inefficace.
Non basta che quando ci sono i treni speciali si mandino 15 assistenti Trenitalia per organizzare i pellegrini perché se non si fa neanche un avviso sonoro per tutti i pendolari che sono in attesa, la confusione regna sovrana; confusione che già in questo periodo è moltiplicata dal fatto che a causa dei lavori in corso sulla rete vi sono continue variazioni d’orario e cancellazioni che, assieme alla penuria di comunicazioni ufficiali, provocano una persistente incertezza anche tra i pendolari più scafati su dove e quando passerà il prossimo treno. Molti convogli nell’ultimo periodo sono tra l’altro stati ridotti di composizione, viaggiando spesso con sole 6 carrozze anziché 8 on un sensibile peggioramento della qualità dei viaggi.
Alcuni treni (come quello in partenza da Termini alle 13.12) sono stati poi spostati a Ladispoli sul binario 1, non essendo RFI in grado di garantire un argine al fenomeno degli attraversamenti dei binari, provocando ritardi che in alcuni casi hanno addirittura provocato una modifica degli orari con l’aumento dei tempi “ufficiali” di percorrenza.
Fortemente penalizzati i pendolari che viaggiano oltre Civitavecchia (Tarquinia e Montalto di Castro), i quali pagano un prezzo sempre più alto con posticipi delle partenze e alcune soppressioni e/o limitazioni, e ricordano ancora quando tempo addietro il giorno seguente a uno sciopero il treno delle 5.23 in partenza da Grosseto non fu proprio effettuato probabilmente a causa della mancanza del materiale che la sera precedente, proprio a causa dello sciopero, non aveva viaggiato. Quindi conseguente improvvisa e imprevista corsa in auto fino a Civitavecchia, per chi poteva, per arrivare al lavoro più o meno puntuali.
A causa dei lavori i treni che avevano come capolinea Montalto di Castro vengono in questo periodo arrestati a Civitavecchia (mentre anche negli stessi orari quelli più a lunga percorrenza transitano “normalmente”, ma solo uno di essi ha un proseguimento verso Tarquinia e Montalto con bus sostitutivi, dove però non raggiunge la stazione ma il centro abitato, per cui chi la mattina era giunto in stazione in auto deve organizzarsi in un qualche modo per riprenderla, anche pagando il bus locale (non compreso nelle tariffe integrate). Peccato inoltre che pochissime volte, finora, i bus erano già pronti fuori dalla stazione di Civitavecchia nell’orario ufficialmente indicato nelle comunicazioni, mentre in genere si sono presentati con ritardi fino a 20 min. di ritardo causando così grandi disagi ai viaggiatori che si recano al lavoro quotidianamente e magari usufruiscono di permessi lavorativi per tornare indietro prima.
Insomma disagi da nord a sud della linea, da cui le persone sono davvero molto provate. Il Comitato Pendolari chiede un intervento urgente da parte dell’Assessorato dei Trasporti della Regione Lazio volto a dare all’organizzazione di tempi e servizi una svolta che ormai è urgente, Assessorato al quale già da due mesi e mezzo ha chiesto un incontro per presentare la situazione, ma che ancora non è stato convocato”