Zappacosta: “Il Comune sta già vendendo il territorio alla Città Metropolitana”

enrico zappacostaCIVITAVECCHIA – “Il Comune sta già vendendo il territorio alla Città Metropolitana“. Così Enrico Zappacosta, consigliere comunale di Città Nuove, commenta il riassetto territoriale in corso dell’Alto Lazio alla luce della spending review del governo Monti, rivelando un retroscena accaduto quest’oggi. “È accaduto – spiega Zappacosta – alla riunione avvenuta giovedì in Regione Lazio, con il Consiglio delle Autonomie locali (Cal) e i sindaci dei Comuni con oltre trentamila abitanti. Un
forum importante, perché dai lavori è emersa con forza la reale situazione: il 2 ottobre (segnarsi la data) lo stesso Cal delibererà il piano di riordino degli enti locali, alla luce della spending review, nella Regione Lazio. Incredibilmente il rappresentante inviato dall’Amministrazione, il consigliere delegato agli affari legali, Fabrizio Lungarini, ha espresso la volontà del Comune di Civitavecchia di aderire alla Città Metropolitana, ripercorrendo sostanzialmente quanto affermato dal sindaco Tidei durante un convegno di partito domenica scorsa. La cosa è ovviamente di una certa gravità: per quanto
si tratti di un’indicazione di massima, è giunta senza che il Consiglio Comunale sia stato in alcuna maniera investito della
questione. Insomma, il Comune si appresta a spegnere se stesso, limitando le spiegazioni da fornire alla cittadinanza ad un convegno organizzato nell’ambito della Festa dell’Unità. Non solo: essa è avvenuta, a quanto ci risulta, senza alcun confronto neanche all’interno della stessa maggioranza, come se il parere degli assessori, dei consiglieri e persino dei partiti che ne fanno parte appartenesse alla categoria del superfluo”.
“In tutto questo – prosegue Zappacosta – si innesta la preoccupante volontà, espressa questa mattina dalla maggioranza in conferenza dei capigruppo, di rinviare proprio al 2 ottobre il Consiglio Comunale sulla Provincia dell’Etruria, precedentemente convocato per il 27 settembre. Nei fatti, sembra che il sindaco voglia far esprimere la città soltanto a giochi fatti, e cioè quando qualcuno avrà sostanzialmente già consegnato il territorio a Roma Città Metropolitana, con tutto ciò che comporta: per farci riparare una strada dovremo andare a chiedere nella capitale, dove pure si deciderà
la gestione dei servizi, acqua e rifiuti (con quel che comporta, in questi tempi di decisioni sulle discariche, dare a Roma questo potere), senza alcun vantaggio per i civitavecchiesi che continueranno a pagare le tariffe più alte d’Italia in numerosi settori, tra cui l’Rc Auto. Quali sono i vantaggi di tutto questo, e per chi, avremo tempo di dirlo”.