Tutti i dubbi sull’affidamento della gestione del Pirgo

CIVITAVECCHIA – E’ ormai questione di ore la riapertura dell’isolotto del Pirgo ma continua a suscitare più di un dubbio il bando di affidamento della gestione da parte dell’Amministrazione comunale.
Nei giorni scorsi sia la consigliera comunale Fabiana Attig, attraverso una richiesta di accesso agli atti, sia l’esponente del movimento “Meno poltrone più panchine”, Tullio Nunzi, hanno espresso le loro perplessità rispetto alla scarsa pubblicità del bando e, soprattutto, rispetto alla partecipazione di un solo soggetto (peraltro non di Civitavecchia), risultato poi ovviamente aggiudicatario. Non è un caso che diversi ristoratori civitavecchiesi abbiano lamentato l’assenza di informazioni sul bando, di cui in molti hanno avuto notizia soltanto a poche ore dalla sua scadenza.
Su questi aspetti, proprio in considerazione della richiesta di accesso agli atti presentata dalla Attig, è auspicabile che arrivino presto le necessarie delucidazioni.
Ma altri interrogativi si fanno avanti osservando le strutture che sono state realizzate in questi giorni sull’isolotto per consentire, come da bando, una attività di ristorazione.
Il primo dubbio è legato a quel vincolo che, in passato, ha impedito attività analoghe e qualunque altro tipo di evento pubblico, vale a dire l’assenza delle indispensabili vie di fuga: come è stata risolta e affrontata questa criticità? Al momento non è dato saperlo.
Il secondo dubbio è legato invece all’eliminazione degli scarichi, non essendo presente sull’isolotto un sistema di smaltimento. Come si è provveduto? In che modo saranno smaltiti gli scarichi fognari? Anche in questo caso le risposte sarebbero auspicabili.
Insomma, la riapertura dell’isolotto del Pirgo, pur certificando la sempre più consolidata incapacità di chi amministra di gestire uno spazio pubblico, affidandolo a privati, è una notizia che va salutata con ottimismo dopo anni di abbandono e degrado della struttura. Ma la domanda, come spesso accade in questi casi, è sempre la stessa: tutto regolare?

Marco Galice