Terme: il Comune revocherà la concessione alla Sar Hotel

moscherini sar hotelCIVITAVECCHIA – L’Amministrazione conta di riavviare immediatamente l’iter delle Terme nell’ambito dell’assoluta legalità per arrivare alla gara di appalto entro la fine dell’anno.
Lo annuncia Palazzo del Pincio, attraverso una nota dell’ufficio stampa, che precisa come l’Amministrazione nel frattempo revocherà subito, “in autotutela”, la delibera con la quale la precedente Giunta Moscherini (nella foto la firma del’accordo) aveva autorizzato la Sar alla manutenzione delle terme della Ficoncella e concesso di fatto alla stessa Società – e proprio alla Ficoncella – la costruzione di un ristorante (200 metri quadrati) e di una reception (150 metri quadrati) senza nessun nulla osta paesaggistico. Una bocciatura da parte della Regione ed un parere legale dello Studio Delli Santi confermano invece che l’iter della gara di appalto europea è il solo ammissibile.
“Questa è la strada giusta, ne sono sempre stato convinto – commenta il sindaco Tidei – ed ora i fatti mi stanno dando ragione; l’accordo firmato in tutta fretta il 5 maggio scorso dall’ ex sindaco aveva solo finalità elettorali. Un modo per sbandierare i famosi seimila posti di lavoro che, come si vede, non esistevano. La Regione ha infatti bocciato la subconcessione mineraria con la quale nel maggio scorso il Comune acconsentiva in fretta all’uso delle acque termali da parte della Sar hotel. Due le motivazioni citate: la carenza degli strumenti urbanistici adottati e la mancata richiesta preventiva proprio alla Regione.
Il ‘no’ della Regione si va ad aggiungere, come detto, alle considerazioni fortemente negative venute dallo Studio Legale Delli Santi incaricato di verificare tutta la pratica Terme.
Gli avvocati hanno messo nero su bianco, in una riunione svoltasi lo scorso 30 agosto, avvisando l’Amministrazione: “la procedura potrebbe apparire illegittima”.
“Siamo in presenza di un accordo di programma privo di una serie di indicazioni – sostiene lo studio Delli Santi – circa l’oggetto, il fine da raggiungere e qualsiasi riferimento in merito alla subconcessione delle acque. Oltretutto l’accordo con la Sar hotel fa riferimento ad una legge regionale (n.80/26 giugno 80) che è sì attualmente in vigore, ma cita una legge statale che ad oggi risulta abrogata (n.283/ 3 aprile 1961). Inoltre – conclude lo studio Delli Santi – considerato che l’impianto termale costituisce un’opera pubblica finanziata in passato anche dalla Comunità Europea, non si può prescindere dal fatto che si è nell’alveo del codice degli appalti e che la procedura in questione deve essere espletata mediante gara pubblica diversa da quella posta in essere”.