Tante adesioni alla manifestazione contro il Biodigestore: “Ma senza bandiere e colori politici”

CIVITAVECCHIA – Si moltiplicano le adesioni alla manifestazione contro il Biodigestore, promossa dalle associazioni ambientaliste, in programma domani, sabato 26 febbraio, alle 9:30 a a Civitavecchia.

A comunicare la propria partecipazione è anche il sindacato USB. “Su una cosa dovremmo essere tutti d’accordo: – si legge in una nota del sindacato – ossia sul fatto che la gestione del ciclo dei rifiuti deve essere indiscutibilmente a filiera corta e che non è possibile che alcuni territori finiscano per ospitare mega impianti, per motivi economici tanto più grandi quanto più distanti dal luogo di produzione dei rifiuti, perché altri non vogliono farsene carico. Specie se poi li si vuole realizzare in aree industriali a ridosso dei centri abitati, come è il nostro caso. Crediamo quindi che siano sufficienti queste considerazioni per motivare un ragionevole rifiuto all’ipotesi di realizzare un biodigestore da 120.000 t/anno a Civitavecchia, come minimo sovrastimato rispetto alle esigenze del territorio che pure dovrebbe avanzare una sua proposta per una gestione sostenibile dei rifiuti comprensoriali”. “Parteciperemo quindi con convinzione alla manifestazione di sabato, confidando che la città e gli altri comuni del territorio sappiano unirsi per scongiurare questo progetto”.

Significativa anche l’adesione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Civitavecchia: “Un simile progetto, oltre a violare i principi di autosufficienza dei territori e di prossimità nella gestione dei rifiuti, si pone in evidente contrasto con la recente e storica introduzione in Costituzione della tutela dell’ambiente tra i principi fondamentali dell’Ordinamento Giuridico. Un impianto di tali dimensioni rischia infatti di pregiudicare in modo irreparabile il diritto alla salute e ad un ambiente salubre della nostra comunità. L’Ordine degli Avvocati di Civitavecchia invoca peraltro un drastico cambio di visione di sviluppo per un territorio ad altissime potenzialità commerciali e turistiche, che rendono socialmente ed economicamente suicidaria la scelta di una ulteriore servitù ambientale. Annuncia quindi il sostegno all’iniziativa e la presenza al fianco dei cittadini di Civitavecchia e dell’intero comprensorio”.

Soddisfatte per questa ampia adesione le associazioni ambientaliste promotrici dell’iniziativa e riunite nella sigla Civitavecchia Bene Comune, che lanciano tuttavia un appello a tutti i partecipanti: “Accogliamo con piacere le tante adesioni alla manifestazione di sabato 26, sia da parte di molti cittadini, sia dalla parte politica: tutti pronti a scendere in piazza contro il mega biodigestore anaerobico da 120.000 tonnellate/anno in località Monna Felicita. Contro le solite scelte dannose imposte dall’alto c’è bisogno di un territorio compatto, senza distinzioni di alcun tipo. Per questo chiediamo a tutti i circoli politici che parteciperanno, di manifestare insieme a noi come cittadini e non come rappresentanti dei propri partiti, senza bandiere e/o colori politici. Ricordiamo inoltre che la manifestazione è nel parcheggio del tribunale. È il momento di rimanere uniti e fare fronte comune all’ennesimo scempio imposto su Civitavecchia”.