Rottamatori e non, anche a Civitavecchia il Pd si divide

partito democratico pdCIVITAVECCHIA – “L’apertura del Pd alla società civile è già un segnale di rinnovamento”. Con queste parole la Delegata alla Cultura Annalisa Tomassini risponde al collega di partito Stefano Giannini, che ieri aveva invocato un ricambio nella classe dirigenziale dei democratici cittadini. E così, sulla scia del dibattito, invero aspro, che a livello nazionale si sta consumando in seno al Pd in vista delle primarie, la contesa tra “rottamatori” e vecchia classe dirigente sembra profilarsi anche a Civitavecchia, sebbene per ora con toni molto più soft. Di seguito la risposta integrale della Tomassini a Giannini.

“Caro Stefano,
ho letto attentamente le tue riflessioni in merito all’attuale momento politico ed ho trovato comunque importante l’apertura di un confronto che spero sia a tutto campo e non limitato alla semplice parola rinnovamento.
Una delle chiavi di un necessario cambiamento del rapporto dei partiti con i cittadini è la ricerca delle motivazioni che animano la classe politica nella ricerca del consenso, quindi la selezione del personale politico da parte dei partiti è fondamentale e laddove questa presenti maglie troppo larghe, gli effetti sono in questi giorni sotto gli occhi di tutti.
In merito alla gestione del Partito Democratico cittadino, mi permetto di far notare che il segretario eletto nell’ultimo Congresso, è un giovane dirigente con consolidata esperienza politica ma che indubbiamente rappresenta un cambio generazionale ed un passo significativo verso un patto fra generazioni indispensabile per una ripresa politica ed una larga partecipazione.
Questo patto fra generazioni deve mirare ad un avvicendamento generazionale ed un rinnovamento dei contenuti e nei mezzi di comunicazione atti a comprendere i reali bisogni dei cittadini e a diffondere idee e progetti mirati a soddisfarli. L’apertura che il Partito Democratico, per nascita, ha ricercato in ogni settore della società civile, scevro da steccati ideologici, si è identificata in un progetto transnazionale che vede il superamento della nomenclatura politica del novecento da parte dei progressisti europei.
Nei territori, che sono l’interfaccia reale con l’elettorato, è essenziale rimettere in gioco tutte le energie e tutti gli strumenti che possono accogliere il maggior numero possibile di contributi, senza dimenticare che la tradizionale militanza resta pur sempre condizione essenziale per la vita e la crescita delle formazioni politiche. E’ per il rispetto questa militanza e per la storia ed il valore di tante persone che hanno contribuito a questo difficile percorso che noi dobbiamo in prima istanza rivolgerci ad essi e dare loro nuovo vigore, nuove motivazioni, nuovi progetti.
Ritengo importante altresì l’appello ai consiglieri comunali che si sono presentati con liste civiche alle recenti elezioni amministrative, ed il loro valore è stato riconosciuto nei fatti e nell’attribuzioni di importanti deleghe. Nell’accettare l’invito del consigliere Giannini ad aderire al Partito Democratico, io credo che farebbero un importante passo verso il consolidamento di una compagine amministrativa che ha importanti responsabilità ed ambiziosi progetti e nel contempo potrebbero essere attori di quel ricambio generazionale ormai condiviso”.