CIVITAVECCHIA – Nel tentativo di legittimare il famoso “Permesso a costruire rilasciato alla Cooperativa Alga ’64 per la costruzione dell’edificio di Via Pinelli”, il Consiglio comunale, con 15 voti favorevoli, di cui 14 della maggioranza e 1 piovuto dai banchi dell’opposizione, ha adottato una assurda proposta del relatore Ing. Mauro Nunzi. Alla luce di un attento esame del dispositivo dell’atto deliberativo, abbiamo rilevato che l’Amministrazione Moscherini su questo spinoso problema continua a trastullarsi nel giuoco delle carte. Ora, è facile riscontrare l’abbaglio preso dai proponenti sull’attribuzione dell’incarico professionale per la redazione di quel Piano la firma del quale ha reso nulla l’intera operazione. Infatti, gli elaborati grafici aventi per oggetto: ”Piano di Lottizzazione d’ufficio in accorpamento al Piano di Iniziativa Privata di cui alla Delibera di C.C. n. 520 del 14.11.1972, in variante al PRG nei limiti di cui all’art. 1, comma 1, lettera e( della L.R. 36/87”, firmati dall’Ing. Giulio Iorio, in qualità di progettista, non hanno a mio avviso alcuna validità giuridica per difetto di legittimità, in quanto il progettista, che ha una laurea in “Ingegneria Idraulica”, non ha competenze specifiche né i requisiti per redigere atti di pianificazione urbanistica. Gli elaborati grafici, pomposamente presentati dal Sindaco e dall’Assessore Mauro Nunzi sono firmati, per competenza, anche dal Dirigente del Dipartimento 4, Edilizia e Urbanistica, dott. Federico Balsani, con orientamento professionale non idoneo al ruolo, affidatogli direttamente dal Capo dell’Amministrazione; tale scelta si pone in alternativa a quella istituzionale, che avrebbe dovuto interessare il “preposto” dott. Arch. Massimo Piacentini, quale Dirigente dell’area di Pianificazione urbanistica e quindi “unico soggetto” legittimato a firmare il Piano Urbanistico “de quo”;
Ora, per meglio capire perché quell’atto non è stato firmato dal “preposto” Arch. Piacentini, è opportuno verificarne le ragioni. La prima, plausibilmente, potrebbe essere quella che, pur essendo l’atto di “sua stretta competenza”, non gli sia stato sottoposto alla firma, alla luce dei passati rapporti (vedi Piano Integrato di Via Papa Giulio II), tra lo stesso Piacentini e l’allora Dirigente dell’Ater, Ing. Mauro Nunzi. La seconda, probabilmente perchè il Piacentini, notoriamente, ”non gode della fiducia” sia dell’Assessore Nunzi che del Sindaco Moscherini; la terza, da tenersi in seria considerazione, è che lo stesso Piacentini abbia avuto dalla sua, contrariamente al collega Ing. Iorio, la forza per rifiutarsi di firmare un atto preparato da qualcun altro, di cui dubita sulla legittimità amministrativa e conformità tecnica; quarta e non ultima, lo stretto rapporto “collaborativo” che lega lo stesso Arch. Piacentini all’Arch Massimiliano Marcelli, che è bene ricordare, è uno dei tecnici rinviati a giudizio per “le irregolarità” nella trattazione della medesima pratica di Via Pinelli.
A questo punto riteniamo che è compito della Magistratura fare chiarezza anche su questo aspetto della vicenda, e magari con l’ausilio di un perito, verificare la reale conoscenza e competenza del progettista alla legittimazione di un atto così importante. In questo contesto è difficile capire come sia possibile che Funzionari e tecnici comunali coinvolti in tante inchieste giudiziarie, possano godere di una simile impunità che, se pur santificata dall’Amministrazione, non può essere sacralizzata anche dalle Istituzioni. Purtroppo la Magistratura, sia in questo che in altri casi altrettanto evidenti ed ampiamente denunciati, appare a mio avviso inadeguata a contrastare con azioni decise e incisive gli abusi e la corruttela. In altri contesti sarebbe stato facile accomunare le vicende del territorio con i poteri forti delle lobby, qui invece, tutto sembra improntato nell’esecrabile principio del “vivi e lascia vivere” senza, però, “disturbare il manovratore” ed assistere inermi e compiaciuti allo scorrere della melma politica sulla china di un lastricato intriso di menzogne.
Vincenzo Monteduro – Segretario Repubblicani europei