Marina, la farsa infinita

marinaCIVITAVECCHIA – Prosegue con l’ennesimo colpo di scena la farsa della Marina. Il Tar del Lazio ha infatti accolto il ricorso presentato dal Comune di Civitavecchia annullando il parere con cui la Soprintendenza ai beni culturali aveva negato l’autorizzazione paesaggistica per i locali sopra la passeggiata a mare. Ne ha dato notizia stamane il Sindaco Moscherini nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Palazzo del Pincio alla presenza degli avvocati Giuliano Gruner e Federico Dinelli, annunciando peraltro una richiesta di risarcimento danni a carico dell’ex assessore Aldo De Marco e dell’ex Sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro, che tuttavia si dice sereno sulla vicenda offrendo una diversa interpretazione sulla sentenza del Tribunale amministrativo regionale. “Il Tar – commenta – invoca un parere definitivo e vincolante da parte della soprintendenza e non mi sembra che l’amministrazione dei beni culturali si sia sottratta a questa sua prerogativa costituzionale e di legge”.
Dal centrosinistra è invece l’ex Consigliere comunale Roberto Bonomi a commentare la sentenza del Tar: “La marina è ferma perché la giunta del fare poco e male ha costruito un’opera abusiva. La giunta dell’incapacità e della scarsa trasparenza ormai si dibatte come un pesce impigliato in una rete da lei stessa creata, anziché di ricorsi e controricorsi la marina andava fatta semplicemente a norma. Adesso ci chiediamo se la Regione, l’ente deputato ad esprimere il parere definitivo di compatibilità paesaggistica, ignorerà il parere della soprintendenza oppure ne prenderà atto. Non si preoccupino però i cittadini, infatti sarà il centrosinistra quando tornerà al governo della città a restituire il waterfront ai civitavecchiesi, riportando la progettualità delle grandi opere nei binari della trasparenza e della legalità. Il teatrino che ha inscenato il sindaco uscente deve finire qui e non dare ulteriore prova di pressappochismo, ce lo auguriamo per il bene della città, che per noi è il primo e imprescindibile punto programmatico”.