CIVITAVECCHIA – Le Donne in difesa della 194 cambiano nome e si ribattezzano da oggi “Le Ardite”. A spiegare le ragioni di questa scelta sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa le stesse esponenti del Comitato.
“Siamo nate spontaneamente due anni fa – hanno spiegato – quando abbiamo appreso della volontà del comune di Civitavecchia di concedere un terreno nel cimitero di via Braccianese all’associazione ‘Difendere la Vita con Maria’ per la sepoltura collettiva dei residui abortivi. Avevamo chiamato quella decisione comunale una provocazione contro le donne ed intesa a portare l’ennesimo attacco alla legge sull’interruzione volontaria di gravidanza e segnare le donne con lo stigma della colpa. Due anni di lotte, di discussioni, di studio della legge 285 che regola la materia e scoprire che i comuni e le ASL agiscono in modo illegittimo sia nel cedere i resti biologici delle donne che nel concedere terreni ad associazioni, al di fuori della legge. Mentre in tutta Italia scoppiava lo scandalo dei cimiteri con le croci e i nomi delle donne che avevano abortito, noi vincevamo la nostra battaglia costringendo ASL e Comune ad annullare i loro provvedimenti. La nostra lotta aveva dato il nome al nostro gruppo e ci aveva unite in una sorellanza che ci dava forza e determinazione. La decisione di cambiare nome nasce dalla consapevolezza che, pur essendo la difesa della legge sull’aborto uno dei pilastri del movimento delle donne, noi vogliamo occuparci di tutti i problemi che ci riguardano, avere uno sguardo lungo sul mondo e uno profondo sulla città in cui viviamo. Vogliamo portare il punto di vista delle donne nella discussione politica”.
“Non saremo un gruppo di volontariato – hanno aggiunto – ma rispettiamo e accogliamo l’impegno di tante donne che lavorano a sostegno delle sorelle vittime dell’oppressione patriarcale che, spesso, si manifesta nella famiglia e altrove con la violenza, l’abuso, il femminicidio . Saremo, invece, un gruppo politico femminista, un laboratorio di politiche femministe per la città. E nella città, nella sua storia troviamo le nostre radici, in quelle donne popolane combattive che lottarono per la dignità di vita e si opposero al fascismo. Il nome che abbiamo scelto, LE ARDITE, rievoca tutte le culture che ci hanno maturato e formato e la storia non riconosciuta delle miriadi di donne ribelli che hanno lottato per affermare la nostra dignità e la nostra libertà”.