La Cgil invoca l’unità del centrosinistra

CIVITAVECCHIA – La Cgil invoca l’unità del centrosinistra dopo la disastrosa conclusione dell’Amministrazione Tidei. Lo fa con un appello del Segretario generale Cesare Caiazza che ricorda con quanta soddisfazione la stessa Cgil accolse nel maggio 2012 l’affermazione elettorale dell’alleanza che, dal Pd a Rifondazione, aveva sostenuto Tidei.
“Definimmo quella esperienza – afferma Caiazza – come una sorta di laboratorio, un modello al quale guardare per determinare, anche a livello regionale e nazionale, l’unità delle forze politiche progressiste, sulla base di “programmi” volti al cambiamento del quale il mondo del lavoro, i pensionati, i ceti sociali deboli avvertono urgente bisogno. Un’esperienza che, invece e purtroppo, oggi, dopo lo sfaldamento della coalizione e la crisi che ha segnato l’amministrazione comunale, sta determinando ricadute negative nei rapporti tra le forze di centro–sinistra, non solo a Civitavecchia (dove ormai il dibattito è segnato da una polemica molto aspra, con toni estremamente accesi) ma anche a livelli più alti. Ora, dopo alcuni mesi di “commissariamento” del Comune, si tornerà al voto in una condizione nella quale la ‘politica’ e soprattutto il ‘centro sinistra’ rischiano di pagare un prezzo salato, in termini di sfiducia e di allontanamento della propria base elettorale, se non sapranno mettere in campo una rinnovata e credibile proposta di cambiamento. Nel mentre i problemi, le emergenze, i drammi sociali aumentano. Crescono, nel territorio, le percentuali di disoccupazione. Continua l’emorragia dei tanti posti di lavoro già persi e che si vanno perdendo. Le condizioni complessive delle famiglie e delle persone peggiorano, precipitando sacche sempre più consistenti di popolazione verso la povertà. Dalla vicenda delle municipalizzate a quella di Tirreno Power, diverse centinaia di lavoratori vedono a rischio il proprio futuro. Per quanto attiene la salute e l’ambiente, la situazione si fa sempre più critica. Il tutto condito con un debito impressionante, frutto delle scelte incoscienti delle precedenti amministrazioni di destra e dei progressivi tagli e minori trasferimenti verso gli enti locali, disposti progressivamente dai Governi nazionali”.
“In questo quadro difficile e complicato – prosegue il Segretario della Cgil – in pochi mesi, le forze politiche e sociali progressiste hanno il dovere di confrontarsi per rimettere in campo un’idea credibile di ‘cambiamento’ non solo della città, ma di un largo territorio del quale Civitavecchia può essere locomotiva e volano per il rilancio economico, la crescita e lo sviluppo. Per queste ragioni, nei prossimi giorni, chiederò la disponibilità a tutte le forze politiche e sociali progressiste per incontri finalizzati a verificare la concreta possibilità di definire un ‘cantiere’, nel quale, eventualmente, come Cgil intendiamo mettere a disposizione le nostre proposte per il Lavoro nel territorio. Chiediamo di ripartire dai ‘contenuti’, dando un contributo per l’unità di tutte le forze sociali e politiche progressiste che – per sensibilità – avvertiamo vicine rispetto alle esigenze e alle aspettative della base sociale che il Sindacato organizza e rappresenta: il mondo dei lavoro, i pensionati, i ceti deboli”.
“Poi – conclude Caiazza – se si riuscirà a definire un progetto ‘politico e sociale – programmatico’ condiviso, il tema di come autoriformarsi per essere maggiormente credibili, dotandosi di regole capaci di evitare divisioni e sconfitte, sarà questione con la quale i partiti del centro-sinistra, nella loro autonomia, dovranno misurarsi”.