CIVITAVECCHIA – L’annuncio di una nuova convenzione tra Enel e Comune anima il dibattito politico, con il Movimento 5 Stelle che interviene sulla questione censurando il principio della compensazione economica da parte dell’ente elettrico e rivendicando come le trattative in corso debbano basarsi “unicamente sulla salute dei cittadini ed, eventualmente, allo sviluppo economico del territorio”.
“Da questo punto di vista – la posizione dei grillini locali – sosteniamo che l’unica strategia possibile sia la chiusura della Centrale, la bonifica del terreno e la costruzione d’impianti solari ed eolici, soluzione ideale sia in termini di salute che di sviluppo e lavoro”.
“Purtroppo – proseguono – visto lo scarso interesse verso la salute dei cittadini dimostrato da tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute a Civitavecchia, ci auguriamo che se proprio il sindaco non intende chiudere la centrale, almeno prenda in considerazione le seguenti proposte del Movimento Cinque Stelle di Civitavecchia: spiegare alla cittadinanza in cosa consistano queste 37 criticità ambientali, cosa deve essere fatto per eliminarle, chi deve intervenire e in quali tempi; creare una rete di centraline gestita da un ente non finanziato dalla stessa Enel, supervisionato dal Comune insieme ad alcuni delegati dei movimenti ambientalisti del comprensorio di Civitavecchia; controllo dei fumi direttamente sulla ciminiera con particolare attenzione alla ricerca del mercurio e l’eliminazione del segreto sui dati già rilevati da Enel; accettazione di controlli a sorpresa presso la centrale a carbone da parte di delegati del comune insieme ad alcuni rappresentanti dei Movimenti ambientalisti del comprensorio di Civitavecchia e alle autorità sanitarie (Asl); realizzazione nel più breve tempo possibile del boschetto previsto dagli prescrizioni per la sostenibilità ambientale della Centrale; definire una data non derogabile per la chiusura della centrale”.
Il Movimento 5 Stelle propone infine che eventuali compensazioni economiche “debbano essere indirizzate verso lo sviluppo sotto forma di sconti sulla bolletta energetica e di incentivi per quelle aziende che investono e assumono sul territorio”.
“Il baratto della salute dei cittadini per qualche euro in più nelle casse comunali è immorale – concludono i grillini – quindi tanto più la politica si tiene lontana da queste forme di eco indennizzo (che generalmente si trasformano in sprechi e malaffare) tanto più rende credibili i suoi annunci e le sue azioni. Speriamo, quindi, che in breve tempo il Sindaco spieghi alla cittadinanza lo stato delle cose e cosa farà nei prossimi mesi, senza proclami politici o promesse accattivanti che tanto non potrà mantenere e fatte solo per accaparrarsi la simpatia dei tanti che sperano di risolvere questo problema definitivamente”.